Non ci sono dubbi che il supporto e l’incoraggiamento stiano alla base di ogni successo: troppe critiche scoraggiano anche i più bravi (vedi pp.
62-63). C’è tuttavia una differenza tra criticare e discutere. La prima cosa può fare male, mentre la seconda se inserita nel contesto giusto può
aiutarci a migliorare.
Trova la verità
Alcune delle più belle opere della storia dell’umanità derivano da discussioni accese e costanti.
La chiave sta nel creare un ambiente in cui nessuno se la prenda sul personale: il punto non è chi ha ragione, ma dove sta la ragione stessa.
Lavorare insieme per arrivare alla giusta conclusione implica anche scontrarsi e assumere posizioni opposte. Solo così il confronto può essere
costruttivo.
A questo proposito, la consulente aziendale Margaret Heffernan ama raccontare una storia esplicativa. Negli anni ’50, l’Inghilterra era afflitta da un
problema terribile: sempre più bambini risultavano malati di tumore. La dottoressa Alice Stewart, dopo aver raccolto una gran quantità di dati, arrivò
ad affermare che il cancro era dovuto all’esposizione dei bambini ai raggi X dentro l’utero. All’epoca il parere della scienza era molto refrattario a
questa ipotesi, per cui Stewart si avvalse dell’aiuto dell’esperto in statistica George Kneale per confutare la sua stessa idea.
Lavorando insieme per trovare i punti deboli della teoria, i due riuscirono invece a dimostrarne la fondatezza, salvando così centinaia di vite.