CAPITOLO 3 - L’ASSETTO MENTALE ALLENARE LA MENTE E SFRUTTARE LE PROPRIE ABILITÀ IL POTERE DELL’OTTIMISMO SCONFIGGERE I PENSIERI NEGATIVI È possibile trovare il cammino per il successo con “il pensiero”? Il duro lavoro, le competenze e la fortuna fanno la loro parte, ma gli studi dimostrano che anche il nostro atteggiamento mentale fa la differenza: è quindi essenziale essere positivi. La strada per il successo può essere sfiancante tra ostacoli, frustrazione, entusiasmo e soddisfazione. Avere un atteggiamento positivo non solo aiuta nei periodi difficili, ma favorisce un migliore sistema immunitario e un’aspettativa di vita più lunga, come riscontrato dalla ricerca. Le persone ottimiste tendono a essere più felici, resilienti e capaci di gestire i problemi, senza contare che vantano una rete di amici più ampia e un maggior successo in generale. La buona notizia è che, con un po’ di pratica, ottimisti si diventa. Ottimismo in cinque passi Alcuni studi condotti negli ultimi 20 anni hanno portato i ricercatori di Psicologia positiva a ideare un percorso in cinque step usato per insegnare agli studenti a vedere il mondo con ottimismo. Se stai cercando di migliorare il tuo atteggiamento mentale, prova questo metodo: Guarda al quadro d’insieme: alcuni traguardi sono “micro” e altri “macro”. Scegli quelli più importanti per te. 1 Stabilisci i traguardi. È utile soprattutto con gli obiettivi a lungo termine. Non puoi centrare il bersaglio al primo colpo: ti occorre una serie di tappe intermedie che potrai festeggiare di volta in volta. 2 Dividili in tappe. È dimostrato che gli studenti pessimisti hanno più difficoltà a superare gli ostacoli. La chiave sta nell’essere flessibili. 3 Le vie per arrivare alla meta sono molteplici. Ricordati che le avversità possono essere sconfitte. 4 Parla dei tuoi successi e ascolta le storie degli altri. Piangersi addosso è la morte dell’ottimismo, quindi mantieni la positività, trova il lato divertente dei tuoi errori e goditi la vita il più possibile. 5 Sii spensierato e positivo. Sgombra la mente La teoria cognitivocomportamentale (TCC) ci insegna a essere ottimisti perfino quando siamo assorbiti da pensieri negativi (vedi sopra “Distorsioni cognitive”). Quando ti capita prova a fare così: ■ Isola il pensiero che ti infastidisce. ■ Domandati quanto ci credi, attribuendogli un valore percentuale. ■ Chiediti se stai seguendo una distorsione cognitiva. ■ Considera spiegazioni alternative, anche se non ci credi del tutto. ■ Valuta le prove con calma. Supportano il pensiero che ti infastidisce? Ce ne sono altre più plausibili? ■ Domandati di nuovo quanto ci credi. La risposta non deve essere categorica, ma se sei passato, mettiamo, dall’85 al 45% è già un ottimo risultato. I benefici a lungo termine di questa strategia possono essere enormi: da una migliore salute mentale, alla concentrazione e alla resilienza. Tutti aspetti che stanno alla base di una vita di successo. DISTORSIONI COGNITIVE Secondo la TCC tutti quanti siamo soggetti a “distorsioni cognitive” che minano il nostro ottimismo. Combatti questi pensieri isolandoli e mettendoli in dubbio ogni qual volta si presentano (vedi “Sgombra la mente” qui sotto): Supergeneralizzazione Credi che se è successo una volta, continuerà a succedere. Personalizzazione Ti incolpi quando qualcosa va storto. Pensiero dicotomico Se non sei perfetto allora sei senza speranza. Ragionamento emotivo Scambi quello che senti per un fatto. Astrazione selettiva Ti concentri su un aspetto negativo trascurando il contesto generale (di solito più positivo). Visione catastrofica Trovi sempre un modo per screditare le buone notizie e i feedback positivi. Etichettatura Giudichi una persona da una singola azione. Ingigantimento e minimizzazione Tendi a esasperare le cattive notizie e a dare poco peso a quelle buone. Lettura del pensiero Ti convinci di sapere cosa pensino gli altri e fai previsioni sul futuro (di solito disastrose). Doverizzazione Ti autoimponi regole per motivarti ma finiscono per farti stare peggio.