L’austero e imponente castello che si erge sulla collina di Moncalieri ha origini molto remote. Anticamente era una casaforte che Tommaso III incominciò a trasformare verso la fine del Milleduecento. Jolanda di Valois lo fece ampliare e munire di torri di forma cilindrica sui quattro angoli: due di queste torri sono ancora visibili sulla facciata, mentre le torri quadrangolari che sono oggi sugli angoli sono posteriori.

È nel 1619 con Carlo Emanuele I che iniziano i lavori di ampliamento e di abbellimento che nel corso degli anni trasformeranno l’antico maniero in una vera e propria residenza reale.

Il castello di oggi, a pianta quadrata, è in buona parte il risultato dei progetti di Andrea Costaguta dal 1647 e di Amedeo di Castellamonte dopo il 1653. In seguito vide all’opera Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri.

La decorazione interna invece, in buona parte scomparsa in epoca napoleonica, è dei secoli successivi.

Collegato con il parco sul lato posteriore, il castello fu una delle residenze preferite di Vittorio Emanuele II, che nel 1852/53 vi fece realizzare per sé e per la sposa Maria Adelaide un appartamento che rimane quasi integralmente e documenta il gusto eclettico dell’epoca.

Oggi il castello è proprietà del Demanio e ospita il Battaglione Piemonte dei Carabinieri.