LA MANDRIA

La tenuta della Mandria, situata in posizione elevata poco lontano dalla Venaria, in asse con la Reggia di Diana cui è collegata da un lungo viale fiancheggiato da platani, nasce, per volontà di Vittorio Amedeo II, per la riproduzione dei cavalli per le “mandrie reali” e per quelli destinati all’esercito sardo. Inizialmente la scuderia aveva un solo cortile, oggi ne ha tre ed è circondata da boschi con le rotte di caccia.

Vittorio Emanuele II non tollerava l’etichetta e le restrizioni impostegli dalla vita di corte: come nella sua giovinezza aveva amato la libertà offertagli dal parco che si estendeva dietro il castello di Moncalieri, predilesse la Mandria e ne fece la sua residenza di campagna. Vi fece realizzare appartamenti reali dove visse con la moglie morganatica, la bela Rosin, circondato da una riserva di caccia di 3800 ettari.

Parte della tenuta è stata acquistata dalla Regione Piemonte nel 1976 e costituisce oggi il Parco Regionale della Mandria. All’interno del parco vive selvaggina allo stato semibrado e si trovano il padiglione di caccia della Bizzarria, la chiesetta romanica di San Giuliano, la cascina della Rubbianetta e il Castello dei Laghi.