G.A.L.M. L’acronimo descrive i comportamenti e le strategie fisiche da praticare con il bambino prescolare durante la terapia ed al domicilio (i genitori) nei modi e tempi concordati. significa guardare in modo attento il gioco, la figura e quindi guardarsi “bene” negli occhi. Il contatto oculare è un comportamento di rassicurazione, permette di controlla il turno di parola, è un possibile rinforzo differenziale poiché si oppone allo schema balbetto abbasso lo sguardo G uardare: preso il contatto oculare logopedista o il genitore a casa ed il bambino si guardano sorridendo e aspettano per 2 - 3 secondi. Aspettare aiuta a definire e trovare le parole, la breve frase da dire, aiuta a capire se sono comodo o meno per iniziare a parlare. Aspettare è comodo! A spettare: il bambino prima con un attento e prolungato modelling, poi con una semplice spiegazione, viene invitato a descrivere una figura con una (inizialmente) brevissima frase (esempio: un gatto bianco) detta lentamente, con un leggero allungamento articolatorio, morbido e liscio, mantenendo il contatto oculare L entamente e M orbido: Si procede in accordo con i principi behavioristici: Guardare Aspettare Lentamente e Morbido è la REGOLA del nostro gioco. Si gioca così: Due o tre parole brevi e semplici in terapia giocando con un Memory o un Lotto 5 o sei parole in terapia sempre giocando Modelling congiunto con i genitori e descrizione dettagliata degli atteggiamenti fisici da praticare Si introduce il concetto di “Non è la regola” se e quando qualcuno non segue la regola Si modella una situazione di “Non è la regola” Facciamo il gioco del memory con la nostra Regola a casa, ogni sera, per 15 minuti A turno si guarda una carta (rispettare il turno!) si cerca il contatto oculare con il bambino o con un genitore, ecc. Il bambino è il capo del gioco: controlla il rispetto della Regola I genitori modellano la Regola e anche l’evento di “Non è la Regola” (si lavora sull’attenzione, sulla costanza percettiva, sull’identificazione lento/veloce) Sono introdotti gli “Animali che Parlano” (tartaruga - rana - mostro del blocco - serpente - ecc.) spiegandone il compito e la nuova Regola: Ogni animale parla e ci fa parlare in un certo modo. Modellare in base alle caratteristiche di balbuzie del bambino La scelta dell’animale decide come si dice la frase, il bambino sceglie l’animale Ma adesso la nuova Regola è: GUARDARE + ASPETTARE Ma dopo possiamo scegliere tra Tartaruga per lentamente e morbido mentre dico la frase Rana per ripetere la sillaba mentre dico la frase Coccodrillo per ripetere suoni o sillabe con sforzo Mostro del Blocco per bloccarmi su una parola mentre dico la frase Serpente per prolungare un suono mentre dico la frase Durante il gioco continui complimenti e rinforzi, specie quando riproduce correttamente la balbuzie scegliendo il giusto animale. Utilizzo frasi come “sei il più bravo di tutti quando fai la ra-ra-rana che ripete.” Oppure “l’hai fatto benissimo” o “uno mostro del b___locco perfetto” Osservate: quello di cui non si poteva parlare, quello che si cercava di evitare ora è una qualità speciale per cui si fanno dei complimenti! Riprendiamo i già presentati video 5 - 12 Osserviamo attentamente il video 13 Si inizia un processo di lenta generalizzazione introducendo “la Tartaruga” a cena: l’animale è appoggiato sul tavolo apparecchiato e tutti, per tutta la cena, “Guardare - Aspettare - Lentamente e Morbido” Una sera a turno qualcuno controlla che si rispetti la Regola Successivamente si potranno introdurre, a cena inizialmente, e poi anche in altri contesti non strutturati gli altri animali e la rispettiva modalità di parola. L’effetto di desensibilizzazione è molto forte ma dobbiamo prima aver fatto un attento lavoro di counselling e di discussione con i genitori per renderli partecipi, collaborativi, e per essere certi della loro adesione al progetto terapeutico L’atteggiamento comunicativo analogico e pragmatico del genitore deve essere coerente con l’atteggiamento verbale digitale altrimenti …. NON funziona! L’ambito cognitivo - l’ambito comportamentale motorio - l’ambito emotivo emozionale devono stare in equilibrio non solo nel paziente, nel bambino, ma anche nei genitori! Sono quindi utilizzate tutte le sedute di terapia necessarie a chiarire ai genitori perché si agisce in questo modo, cos’è la balbuzie, cos’è un comportamento di evitamento, cos’è l’iceberg della balbuzie, cosa significa risposta emozionale condizionata, insomma tutto quello che in modi formalmente diversi ma sostanzialmente simili abbiamo presentato nel Palin PCI, nel DCM e nel Lidcombe Ancora una volta prevale COME FARE poiché COSA FARE è, lo vedremo, spesso simile Come lavorare sulla stuttering modification e descrivere la balbuzie in un bimbo prescolare (5) VIDEO MP4 Una bambina ci spiega cosa si può fare per controllare la fluenza VIDEO MP4 Una seduta di terapia con un bambino, attacco dolce e controllo della fluenza (12) VIDEO MP4