1. Disordini strutturali
Il 10% dei bambini nati con SD presenta una delle anomalie strutturali sotto descritte (2).
Atresia Duodenale
L’atresia duodenale è caratterizzata da un’agenesia totale (atresia duodenale o digiunale), o parziale (stenosi duodenale) di un tratto intestinale;
queste condizioni possono determinare un’ostruzione del transito alimentare dallo stomaco al colon. Una medesima presentazione clinica può essere
dovuta alla presenza di un pancreas anulare che circonda e restringe, in modo parziale o totale, il calibro duodenale (3,4).
L’incidenza di ostruzione congenita duodenale è di 1:10.000 nati; nel 10-30% dei soggetti affetti si osserva la SD (3).
La gestazione in coloro che presentano ostruzione duodenale può essere complicata da poli-dramnios nel 50% dei casi.
La metà circa di questi bambini nascono prematuri e presentano un rapporto femmina/ maschio pari a 2:1. L’atresia del duodeno è solitamente
localizzata al di sotto della papilla del Vater e trova origine nella mancata ricanalizzazione del lume duodenale dopo la fase solida
dello sviluppo intestinale. Quando l’ostruzione è grave è possibile identificarla ecograficamente in epoca prenatale (Fig. 1) (6). Se non riconosciuta durante della "doppia bolla" la gestazione, nelle prime ore/giorni di vita l’espressione clinica è spesso importante, caratterizzata da vomito, frequentemente biliare, che
non risolve dopo sospensione dell’alimentazione (4).
Nell’ostruzione duodenale completa l’RX addome in bianco è diagnostico, in presenza della patognomonica immagine della “doppia bolla”, ovvero
due importanti raccolte gassose rispettivamente in stomaco e nella prima porzione del duodeno (Fig. 2).
La diagnosi differenziale più importante è con la malrotazione e con il volvolo intestinale, che possono causare necrosi, se non riconosciute,
del tratto intestinale entro 6-12 ore. Il trattamento è solitamente chirurgico e consiste nella rimozione del tratto atresico e nella
successiva canalizzazione mediante duodeno-duodenostomia latero-laterale o duodeno-digiunostomia latero-laterale transmesocolica (4,6). La
presenza di SD non altera l’outcome nel post-operatorio (5).