26. ODONTOSTOMATOLOGIA

GIAMPIETRO FARRONATO • SILVIA GIOVENTÙ
Introduzione

La sindrome di Down (SD) non comporta lo sviluppo di patologie odontostomatologiche diverse da quelle del resto della popolazione. Tuttavia, molto spesso i pazienti giungono all’attenzione dell’odontoiatra per interventi di urgenza e negli stadi più avanzati, in quanto la salute orale passa in secondo piano rispetto ad altre problematiche psico-fisiche. pertanto, la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie a carico del cavo orale devono rientrare nel più ampio percorso di promozione e mantenimento della salute generale.

La prevenzione delle patologie orali ha il ruolo di salvaguardare nel tempo le terapie già eseguite, impedendo il ripresentarsi della patologia. Quando si prendono in considerazione i problemi dento-parodontali non si può prescindere dalla valutazione della peculiarità della conformazione del volto. La facies di soggetti affetti da SD è caratterizzata da uno sviluppo scheletrico deficitario del terzo superiore e medio della faccia. È frequente osservare prognatismo, con una più o meno marcata prominenza della mandibola, determinata da un ridotto sviluppo delle ossa mascellari rispetto alla mandibola. in rari casi il prognatismo è accentuato da un ridotto accrescimento della mascella e da ipermandibolia e da ipotonia generalizzata della muscolatura oro-facciale, con conseguente predisposizione a sviluppare malocclusioni e disturbi della masticazione. La cavità orale è piccola con volta palatale alta a forma di arco gotico, ogivale, caratterizzata da ispessimento dell’osso, che causa una diminuzione dello spazio destinato a contenere la voluminosa lingua che pertanto protrude tra le arcate dentarie, determinando la principale abitudine viziata rappresentata tendenza a tenere la bocca aperta. in alcuni casi il mantenimento della lingua in questa posizione può essere causato anche da una macroglossia. L’abbassamento e l’appiattimento del ponte nasale, la parziale deviazione del setto e il rigonfiamento delle mucose, determinano un’ostruzione del naso. il 40% dei soggetti affetti da SD soffre di ostruzione delle vie aeree dovuta a ipertrofia adeno-tonsillare. L’ipotonia delle labbra contribuisce a un ulteriore squilibrio della respirazione nasale a favore di quella orale, che determina scialorrea, frequenti infezioni orali e faringee, secchezza delle labbra, fissurazioni, prevalentemente del labbro inferiore, irritazioni e cheilite angolare. La respirazione orale e la postura della lingua contribuiscono ad aumentare l’incidenza di alterazioni a carico dell’apparato stomatognatico, provocando malocclusione. La disgnazia può accompagnarsi a bruxismo, caratterizzato dallo stridere spasmodico e ritmico degli elementi dentali, non solo nel sonno.

Le alterazioni anatomiche compromettono la funzione della fonazione, aggravando la ridotta coordinazione neurologica, determinando l’incapacità di articolare correttamente la parola. Tali caratteristiche, anche se geneticamente determinate, possono venire contrastate da un’adeguata terapia, in quanto riconoscono come causa, una forte componente disfunzionale.

Gli obiettivi dei trattamenti dei pazienti affetti da SD sono analoghi a quelli di soggetti normodotati. Nonostante ciò è fondamentale porre particolare attenzione alle cure preventive. I trattamenti saranno adattati al livello di collaborazione individuale, ma l’obiettivo resta la salute dell’apparato stomatognatico.