Stereotipi di genere e pregiudizi

Che cos’è lo stereotipo? 

Il concetto di “stereotipo” è stato utilizzato per la prima volta, con una connotazione psicologica, da Walter Lippmann nel 1922, per indicare il processo di riproduzione mentale della realtà (Marx e Jin Ko, 2019). Ad oggi, si riferisce al processo mentale per cui una persona crea una rappresentazione cognitiva (vale a dire un’idea o un’immagine) di un gruppo sociale, a cui associa una serie di caratteristiche distintive. 


Come si forma e si alimenta? 

Nonostante lo stereotipo si basi su una rappresentazione semplicistica e talvolta non veritiera della realtà, tende ad autoalimentarsi attraverso specifici processi cognitivi, che includono (Mazzara, 1997): - Selezione di informazioni = lo stereotipo consiste in un’ipotesi radicata nello schema cognitivo della persona. Quando si affronta una determinata situazione, si tende a considerare prevalentemente le informazioni che confermano tale ipotesi, poiché queste possono essere più rapidamente inserite in uno schema interpretativo già presente e attivo. Quindi, quando ci si trova di fronte ad una persona che ci si aspetta presenti determinate caratteristiche, si tenderà a notare di più e più facilmente tutti i comportamenti coerenti con le proprie aspettative. Questo deriva anche dal fatto che, quando si incontra una persona appartenente ad una determinata categoria, si ricercano in memoria tutti gli eventi e le esperienze precedenti che giustificano le aspettative, ed è più probabile che si ricordino più facilmente quelle per cui si dispone di uno schema interpretativo saldo (appunto, lo stereotipo). - Attribuzione causale = quando vi sono elementi nella situazione che non collimano con lo stereotipo, la tendenza è quella di attribuire tali elementi a fattori situazionali, cioè che vengono considerati come eccezioni e dipendenti dalla casualità. - Profezie che si autoavverano = Nel momento in cui una persona ha determinati stereotipi circa una situazione o un gruppo sociale, tenderà ad agire sulla base delle proprie aspettative. Quest’ultime determineranno non soltanto un’interpretazione falsata della realtà, ma anche un’interazione mirata per fare in modo che la situazione corrisponda esattamente alle proprie aspettative. Nello specifico, quando si pensa che la persona possieda caratteristiche determinate dallo stereotipo, ci si comporterà in modo da stimolare risposte che lo confermino.