Miti del sesso negli adolescenti

La presenza di una parte interattiva permette ai conduttori di conoscere le domande degli adolescenti, che essendo in forma anonima si sento autorizzati a porre. Di seguito alcuni esempi. 


Quanti sono gli orgasmi femminili? 

Uno dei miti più diffuso in ambito sessuale è sicuramente quello che ruota attorno alle varie tipologie di orgasmo che può avere una donna; in molti infatti pensano che esistano almeno due tipi di orgasmi femminili: vaginale e clitorideo. Fisiologicamente parlando però l’orgasmo femminile è uno solo, ciò che può variare è il tipo di stimolazione e la reazione emotivo-corporea provata; l’oggetto di interesse inoltre non è il fantomatico punto G, che a sua volta ha sollevato numerose discussioni in merito alla sua posizione specifica, ma il complesso CUV (clitoro-uretro-vaginale) che, se stimolato adeguatamente, potrebbe portare al raggiungimento dell’acme sessuale.

È vero che un pene può essere troppo grande? 

Le dimensioni del pene sono spesso oggetto di preoccupazione nei ragazzi, che tendono a confrontarsi con i propri pari poiché intenzionati a scoprire se in loro vi sono delle anomalie, che potrebbero minare la loro autostima e, in seguito, compromettere anche le loro prestazioni sessuali. 

È perciò opportuno precisare che, ad esclusione di particolari patologie, non esistono peni troppo grandi (o troppo piccoli): la vagina è estremamente elastica e, per tale motivo, in grado di adattarsi a tutte le misure. 


La masturbazione rende ciechi? 

La falsa credenza associata alla relazione causale fra un’eccessiva masturbazione e alla conseguente cecità, fonda le sue radici in un pamphlet anonimo intitolato Onania, pubblicato in Inghilterra, e poi tradotto in molte altre lingue europee, nel 1712. Durante il XXVIII secolo comparvero i primi scritti che condannavano l’autoerotismo, definendolo una pratica ignobile; sembra che l’opuscolo fosse una trovata commerciale: dopo aver infatti esplicitato le conseguenze legate alla masturbazione (sia femminile che maschile), fra cui cecità, gonorrea, impotenza ed epilessia, questo proponeva dei miracolosi rimedi erboristici. 

Ad oggi, non esiste alcuna pubblicazione scientifica che provi il nesso fra autoerotismo e cecità.