PROGRAMMA GIORNO 2:
- Razionale
- Gli stili di attaccamento
- I sistemi motivazionali
- Life Events
- Stili di attaccamento
- I sistemi motivazionali
- Compiti a casa per il giorno successivo
RAZIONALE
Stili di attaccamento
Questa sezione del programma di prevenzione della recidiva si avvale di teorie consolidate per aiutare i professionisti a sostenere i partecipanti nella comprensione delle proprie emozioni, pensieri e comportamenti. La prima teoria presentata è la teoria dell’attaccamento di John Bowlby (1982), psicoanalista britannico, che attraverso studi sperimentali ha descritto il legame affettivo ed emotivo che si crea tra il caregiver e il bambino.
Secondo Bowlby, l’attaccamento si sviluppa nei primi mesi di vita in relazione ai caregiver. Solitamente, questa figura di riferimento è la madre, che attraverso la cura e la soddisfazione dei bisogni primari del bambino, stabilisce con lui un legame emotivo. Tuttavia, Bowlby ha sottolineato che non ci sono evidenze contrarie al fatto che anche un padre o un’altra persona che fornisce cure di base possa diventare una figura di attaccamento centrale.
Bowlby ha descritto tre stili di attaccamento che caratterizzano la relazione tra il bambino e la figura che se ne prende cura, e questi stili possono influenzare lo sviluppo emotivo e comportamentale del bambino anche in età adulta.
Stile sicuro: in questo tipo di attaccamento, il bambino sviluppa la consapevolezza di poter contare sulla propria figura di riferimento, che rappresenta per lui una “base sicura”. Da questa base, il bambino si sente libero di esplorare il mondo, sapendo che potrà ritornare dalla figura di attaccamento in caso di bisogno, quando si sente turbato o insicuro.
La figura di attaccamento, in questo caso, è sensibile ai segnali del bambino, disponibile e pronta a offrirgli protezione e conforto ogni volta che lo richieda. Questa dinamica favorisce lo sviluppo di fiducia e sicurezza nelle relazioni future.
I tratti che maggiormente caratterizzano questo stile sono:
- la sicurezza nell’esplorazione del mondo;
- la convinzione di essere un individuo amabile;
- la capacità di sopportare distacchi prolungati senza sviluppare il timore dell’abbandono;
- la fiducia nelle proprie capacità e in quelle degli altri;
- un senso di Sé positivo e affidabile;
- una visione dell’Altro come positivo e affidabile;
- un’adeguata alfabetizzazione emotiva.