PROGRAMMA GIORNO 3:
- Life Events
LIFE EVENTS
Obiettivo principale
Consentire a tutti i partecipanti di apprendere il significato del termine PERCORSO, sollecitando un’analisi del loro percorso di vita e degli eventi che lo hanno costellato.
Ulteriori obiettivi
Comprendere le dinamiche dei propri stili di pensiero, emozioni e comportamenti e dell’impatto che possano aver avuto nelle diverse tappe evolutive;
Fornire informazioni circa la possibilità che i propri bisogni si modifichino nel tempo attraverso le situazioni positive e negative, traumatiche e di rinforzo che li hanno riguardati;
Preparare i partecipanti alla revisione degli eventi di vita, partendo dall’infanzia con l’obiettivo di individuare un filo rosso che collega attraverso una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie dinamiche relazionali le diverse tappe evolutive
Tempo richiesto
30 minuti a partecipante
Materiali
- Fogli formato A4 che riproducano la spiegazione del concetto di life events;
- Lavagna a fogli per la produzione del proprio percorso di vita;
- Pennarelli per evidenziare la loro sequenza nell’utilizzo della linea evidenziando la parte superiore in positivo e quella inferiore con gli eventi negativi.
Metodo
Ad ognuno dei partecipanti viene data la stessa quantità di tempo per condividere con il resto del gruppo il proprio percorso di vita, fornendo eventi concreti collocati nel tempo, a partire dalla nascita e con il supporto dei conduttori.
È importante che venga data particolare enfasi all’esercizio del “percorso” di vita con gli eventi che lo hanno caratterizzato.
La linea divide ciò che hanno vissuto e percepito come positivo (parte superiore alla linea) e ciò che hanno vissuto come negativo o traumatico (parte inferiore alla linea).
Viene chiesto ai partecipanti di collocare sull’asse orizzontale gli anni dal punto di vista cronologico e sull’asse verticale i punteggi da 0 a 10.
Viene dunque chiesto alla persona di iniziare a collocare l’evento peggiore della sua vita (corrispondente all’anno in cui è successo) con il punteggio 0 e il migliore con il punteggio 10. Dopo aver collocato i due eventi estremi si chiede di individuare tutti gli episodi rilevanti.
Gli altri partecipanti sono invitati a fare domande per chiarire meglio i fatti. A seconda della numerosità del gruppo e del tempo a disposizione potrebbe essere necessario chiedere ai partecipanti di lavorare sui propri meccanismi nel tempo che intercorre tra due incontri, così da accelerare i tempi di esposizione e dare a tutti la possibilità di presentare il proprio lavoro.
Utilizzando questa modalità l’esercizio diventa un “compito a casa” che può essere utile per far riflettere la persona sul suo percorso di vita, lasciandogli del tempo per ripercorrere scrupolosamente gli eventi e gli episodi significativi.
Nel caso in cui si scelga questa modalità, l’esposizione delle varie linee della vita può essere fatta durante l’incontro successivo. Bisogna, inoltre, tenere bene a mente che tutti i partecipanti dovranno esporre il proprio percorso di vita e non solo alcuni, questo per dare lo stesso spazio a tutti, ma anche perché nell’apparente semplicità dell’esercizio i conduttori possono farsi un’idea più approfondita della persona e anche delle motivazioni e delle situazioni che possono aver contribuito alla messa in atto dell’agito violento.