3.5 La forza della motivazione
Senza motivazione non c’è apprendimento. Sebbene la curiosità, la spinta a conoscere abbia una base biologica, l’apprendimento negli esseri umani è soprattutto di tipo socioculturale, cioè è influenzato dalla cultura in cui la persona è immersa.
Abraham Maslow, studioso di psicologia umanistica, ha formulato una scala dei bisogni in cui la personalità è vista come sviluppo e cambiamento complessivo dell’individuo e dove i diversi bisogni si collocano in un ordine gerarchico. Ai livelli di base si trovano i bisogni fisiologici come quello di nutrirsi, seguiti dai bisogni di sicurezza (ad esempio protezione ed evitamento del pericolo), di appartenenza
(affiliazione, accettazione, senso di solidarietà e di gruppo), di stima (ottenere prestigio, raggiungere un particolare status sociale). Quando tali bisogni sono soddisfatti, la relativa motivazione diminuisce. I tre bisogni di livello superiore sono quelli di conoscenza, come ad esempio la curiosità, i bisogni estetici (ordine, bellezza), i bisogni di autorealizzazione (soddisfazione di sé).
Tutte le forme di motivazione, da quelle a livello biologico come la ricerca del cibo (dette primarie), a quelle di tipo psicologico-affettivo (secondarie), implicano sempre la mobilitazione di una quantità di energia per il conseguimento di uno scopo.
La motivazione è estrinseca quando ci impegniamo in un'attività per uno scopo che è al di fuori dell’attività stessa, quale, ad esempio, ricevere elogi, premi e riconoscimenti o per evitare situazioni spiacevoli; le motivazioni intrinseche, invece, non sono legate a uno scopo perché il risultato è insito nel comportamento stesso da attuare. Ad esempio, studiamo un argomento che ci interessa non per ottenere un buon voto, ma per il piacere che proviamo a impegnarci in un'attività perché la troviamo stimolante e gratificante di per sé; in questo caso la soddisfazione risiede nel fatto di sentirsi sempre più competente.
In un organismo che si trovi in uno stato di bisogno (ad esempio la fame, la sete, l’evitamento del dolore) si sviluppa una pulsione che attiva comportamenti rivolti a soddisfare quel bisogno. Quando lo stimolo della pulsione si riduce, si verifica la condizione di rinforzo primario, cioè l’organismo apprende nel momento in cui il bisogno è soddisfatto e l'equilibrio omeopatico si è ristabilito. Negli esseri umani, accanto ai rinforzi primari si verificano rinforzi secondari, derivati da quelli primari o appresi per condizionamento. Il rinforzo ripetuto (lodi, premi, ecc.) permette di conservare e potenziare una motivazione positiva.
Le motivazioni estrinseche sono, invece, legate al raggiungimento di uno scopo vantaggioso, di un tornaconto che sappiamo di ottenere attraverso un determinato comportamento, quale ad esempio, impegnarsi nello studio per ottenere un voto alto.
Le motivazioni estrinseche derivano da bisogni biologici che servono a garantire l’equilibrio e la sopravvivenza dell’individuo.
Le motivazioni intrinseche si basano, invece, su bisogni innati specifici, selezionati nel corso dell’evoluzione in relazione a sviluppi e adattamenti a particolari situazioni ambientali.