8.1 LE PROVE DI LOGICA

Nel lessico filosofico il termine logica indica lo studio delle leggi e delle funzioni che caratterizzano la struttura del pensiero e le condizioni in base alle quali il ragionamento risulta corretto. La logica è anche la teoria del modo con cui da una o più asserzioni si passa correttamente a un’altra, in quanto si occupa delle inferenze, cioè delle conclusioni conseguenti a un insieme di fatti o circostanze.
Le forme del ragionamento deduttivo vengono analizzate nella loro validità, ossia in quanto argomenti in cui la verità delle conclusioni consegue da quella delle premesse, indipendentemente dal contenuto delle proposizioni coinvolte (logica matematica o logica simbolica). In pratica, la logica indica il rigore e l’esattezza di un ragionamento e la coerenza nel discorso.
Per Aristotele, che della logica fu il fondatore, il ragionamento è dunque “un discorso in cui poste talune cose (premesse) segue necessariamente qualcos’altro (conclusioni) per il semplice fatto che quelle cose sono state poste”. Il grande filosofo chiama sillogismo l’insieme delle premesse e le conclusioni che costituiscono un ragionamento corretto.
Una proposizione è un’affermazione che esprime un valore di verità. Per la logica matematica le proposizioni possono avere due valori possibili: VERO o FALSO.
I quesiti di logica costituiscono una vasta categoria di prove che spazia dal ragionamento logico verbale a quello matematico e si presenta in forme diverse oltre a richiedere chiavi di lettura differenti. È importante imparare a riconoscere la natura del quesito per richiamarlo alla memoria e arrivare alla soluzione in tempi brevi.