PENSIERI SULL' INTERPLAY Prefazione di Ettore Fioravanti Avere come apripista Bill Evans per parlare di è come camminare sulla neve sottobraccio a Gustav Thöni. Sono convinto che il «gioco di gruppo» (traduzione quasi letterale) sia il valore primario delle grandi opere jazzistiche. Qualunque gigante di questa musica non avrebbe procreato granché da solo. Una buona parte della grandezza dei vari Armstrong, Goodman, Parker, Davis, Evans, Coltrane, Shorter (per limitarsi a pochissimi nomi) deriva dalla scelta di partner che avevano sì qualità elevatissime di loro, ma che possedevano anche la magia di portar palla e passarla al momento opportuno, creando quella circolazione di energia che corrisponde al flusso del sangue nell’intimo di un corpo umano. interplay