LA PRIMA GRANDE DIVISIONE La prima fondamentale domanda da porsi è: cos’è l’armonia? Il primo grande problema nell’affrontare lo studio dell’armonia è decidere da dove partire. Il discorso sull’armonia è vasto, anzi di più, quasi totalizzante. Parlare di armonia vuol dire parlare del perché e del per come viene deciso un susseguirsi di note musicali. Parlare di armonia significa parlare del significato di una nota rispetto alle altre e del come si possono far coesistere più note una insieme all’altra. Parlare di armonia significa parlare di accordi, di cadenze, di funzioni tonali e di condotta delle parti. Il problema principale diventa quindi disegnare una sorta di linea retta nello sviluppo del discorso sull’armonia, quando in realtà ci troviamo di fronte a una superficie enorme e distesa che ricopre e riguarda tutte le cose, collegando di volta in volta diversi argomenti non necessariamente legati tra di loro da un vincolo di consequenzialità. Ciò nonostante, tenterò di avvicinarmi alla materia tentando di seguire una sorta di progressione dei concetti, arrivando piano piano (ma neanche tanto) a svelare le connessioni, i buchi neri, i passaggi segreti da un argomento all’altro. Questo significa che una volta datane una prima lettura, non necessariamente l’ordine degli argomenti deve essere rispettato, poiché per ogni argomento verranno ripetuti i concetti basilari che lo definiscono. Questo permette di dare una certa autonomia alle varie sezioni, nonostante sia necessario (per capire davvero e a fondo la questione) conoscere la totalità degli argomenti. In sostanza parleremo dall’inizio alla fine della stessa cosa, ma ogni volta con costumi, cappelli e sciarpe talmente diverse per forme e per colori, che ci sembrerà sempre di incontrare qualcuno di nuovo; senza dubbio l’armonia è una regina dei travestimenti.