LA MISURA DELLE DISTANZE: GLI INTERVALLI La distanza tra due note è l’unità di misura base per la costruzione dell’armonia. Questa distanza viene chiamata e, ricollegandosi alla premessa iniziale, si usa per classificare la distanza tra due note sia orizzontalmente (in successione) che verticalmente (sovrapposte simultaneamente). In musica i primi vengono chiamati intervalli melodici, i secondi . Ciò nonostante, un intervallo che sia armonico o melodico mantiene la sua nomenclatura e la sua caratteristica. Questo ci porta a due fondamentali affermazioni: • L’intervallo rappresenta una relazione, un rapporto peculiare tra due note e come tale avrà delle caratteristiche invarianti. • Melodia e armonia sono strettamente legate perché tutte due si basano sulle proprietà degli intervalli. Potremmo fare un’ulteriore analogia tra l’intervallo musicale e la molecola in fisica. Tutta la musica è costituita da note musicali (atomi) che, collegate tra loro in unità fondamentali, costituiscono intervalli (molecole), i quali, combinati a loro volta tra loro, generano tutte le possibili combinazioni sonore e forme; il tutto in un evolversi consequenziale del tempo. In definitiva l’unica differenza individuabile tra intervalli melodici e intervalli armonici è proprio la diversa natura temporale dei due. Mentre gli intervalli melodici si sviluppano nel tempo, quelli armonici sono unità a sé stanti. Per questa ragione più intervalli armonici potranno essere in relazione tra loro mediante intervalli melodici differenti, andando a creare una fitta e complessa rete di relazioni interdipendenti: in altre parole l’armonia. intervallo intervalli armonici