PREFAZIONE di Federico Marchesano Da molti anni ho il piacere e la fortuna di condividere il palco con uno straordinario musicista come Enrico Degani. Enrico è un chitarrista virtuoso e creativo. La sua profonda conoscenza della materia musicale gli consente di avere un sguardo attento sia al particolare che all’insieme. Questo suo sguardo “tridimensionale”, viene propriamente adottato anche nei confronti di una materia così complessa come l’armonia. Enrico Degani ci consegna uno strumento didattico estremamente intuitivo, duttile e innovativo. Il parallelismo tra l’armonia e la geometria euclidea si dimostra essere non una mera speculazione, ma uno strumento pratico e intuitivo per conoscere, comprendere e insegnare tutti quegli elementi che dovrebbero far parte del bagaglio musicale di ogni musicista. Rappresentare scale e accordi attraverso l’uso di poligoni ci consente di “visualizzare” gli oggetti sonori secondo un’inedita prospettiva. Questo suo trattato sull’armonia ci fa anche conoscere un suo lato nascosto: quello di insegnante attento e premuroso, che mosso da una sincera passione per la materia, escogita un sistema non convenzionale di traduzione visiva degli elementi musicali, al fine di rendere più immediati e comprensibili elementi teorico-musicali complessi.