Testimonianze / Comments Echoes Unplugged: un brano che rappresenta una gradita sfida per tutti i virtuosi. Seppure adoperata con precisione sapiente, la scrittura allo stesso tempo lascia molto spazio all interpretazione personale, stimolando contemporaneamente i ricordi di linguaggi idiomatici del violino, anche paganiniani, portati all estremo e avvicinati tra di loro generando enormi e coraggiosi contrasti che forse chi avr la pazienza di suonarlo vorr risolvere nel gelido e quasi lunare finale. Ci che rimarr nella memoria dei temerari solisti di questo brano, sar un condensato di secoli di esperienza, di invenzione, di sperimentazione creativa. Carlo Lazari Echoes Unplugged is a work that represents a welcome challenge to all virtuoso violinists. Written with skillful precision, the piece nevertheless leaves a great deal of freedom for personal expression. Simultaneously it evokes memories of passages by composers such as Niccol Paganini. The piece dares the performer who has the patience and technique to take it on to extremes of artistry; it presents uniquely complex contrasts which ultimately arrive at a chilly, almost lunar ending. What we shall remember of the work will be its distillation of centuries of experience, invention, and creative experimentation. Carlo Lazari Un rond perfetto, nel quale gli echi delle melodie e dei virtuosismi del passato prendono una forma totalmente nuova e personale, che rapisce e slancia l animo di chi esegue e di chi ascolta. Rebecca Raimondi A flawless Rondo, in which echoes of melodies and virtuosic passages from music history take on entirely new and singular contours, which spirit away and transport the soul of performers and listeners alike. Rebecca Raimondi Nota dell autore / Author s statement Ascoltare l eco lontana di un suono quando gi quest ultimo ha iniziato a estinguersi. Ecco il mio tributo aVenezia, le cui acque insondabili sballottano contro le sponde di una terra desolata. L orizzonte che grava sulla laguna immersa nel silenzio confluisce, senza soluzione di continuit , nel cielo di un profondissimo azzurro. Ritmi ondeggianti cangiano aspetto, prendendo quello di figure rapidissime e mobili che la foschia contribuisce a confondere. Ne scaturisce un fitto dialogo tra il suono «reale» del violino e quello, puramente virtuale, dell orecchio «interno» di chi ascolta. Non si tratta di una pura astrazione, ma del tentativo di esplorare la parte, per cos dire, «inudibile» dello spettro. Tutto a questo mondo precario. Gli armonici del violino sembrano volercelo ricordare. Carlo Alessandro Landini Hearing a distant echo of sound after it has begun to dissipate. My tribute to Venice, whose impervious waters lap against the waste land, and the horizon over the silent lagoon blends seamlessly into the dark-blue skyline. The wave-like rhythms morph into fast, vanishing figures which sound dampened by the mist. The dialogue here is between the violinist performing and the inner sound of the listener. It s not only conceptual, but expanding, so to speak, the whole idea of what « unheard » music can express. Everything we know is ephemeral, as the music s tantalising harmonics seem to teach us. Carlo Alessandro Landini