3. Tredicesima La tredicesima, se maggiore, è spesso sommata a tutte le altre note, come nell'esempio sopra, per avere un effetto dirompente nei finali: si tratta di accordi in cui sono presenti tutte le estensioni. Viceversa, può essere inserita all'interno dell'ottava, diventando una sesta, appendice molto comune sia per le triadi maggiori che per quelle minori e perfettamente integrabile a settime, none e quant'altro: Notiamo tra l'altro una cosa curiosa: uno dei rivolti dei due accordi di sesta, sia il maggiore che il minore è in realtà... un altro accordo. Mettendo infatti la sesta al basso, nel caso della triade maggiore avremo un minore settima, nel caso di quella minore un accordo minore settima quinta bemolle, cioè un semidiminuito: L'alterazione più comune della tredicesima è il bemolle, proprio perché a guardar bene altro non è che una quinta eccedente. Quindi, esattamente come l'undicesima diesis (che equivale a una quinta diminuita), trova facilmente posto sulle dominanti, per accentuare il carattere di instabilità dell'accordo. Metto sotto alcune combinazioni tipiche di compresenza di none, undicesime e tredicesime alterate, sottolineando che se naturalmente siamo in presenza di sonorità differenti il vincolo di destinazione non cambia. Sono tutte dominanti: