V POLYCHORDS La nozione di (letteralmente "poli-accordo") è, di per sé, tautologica. Non esistono poli-accordi, esistono semplicemente sovrapposizioni di terze che possono essere in posizione fondamentale oppure no (e pertanto per essere nominate devono essere ordinate). Il sistema di nomenclatura europeo è più che sufficiente a descrivere in modo puntuale tutte le combinazioni di note possibili. Tuttavia l'idea, molto pragmatica e pratica, di descrivere in modo diverso alcuni accordi incompleti è molto utile, non tanto per risparmiare tempo, ma perché definire in modo più semplice una situazione ci può aiutare a maneggiarla meglio. A tutti gli effetti, il è un cambio di prospettiva che il musicista adotta. E per un improvvisatore il cambio di prospettiva è alla base di quasi tutto. Prendiamo una situazione di questo tipo: polychord polychord Questo accordo sarebbe definito dalla nomenclatura europea come un Si7/9/11 mancante di terza e quinta. La cosa è assolutamente corretta, ma già solo per dire tutta questa roba ci ho messo mezza riga, figuriamoci se devo pensare di maneggiarlo, rigirarmelo a mio piacimento, renderlo uno strumento agile. Ecco che arriva dunque un americano che semplicemente mi dice: è un accordo di La maggiore con al basso un Si. Lo scriverà La/Si.