X MODULAZIONI La conoscenza delle tonalità (con l'ultima aggiunta della modalità), e quindi delle scale maggiori e minori con relativa costruzione degli accordi su di esse, sta alla base della musica occidentale tutta, indipendentemente dai generi e dalle epoche. È visto che questo è un libro scritto in italiano si presuppone che il lettore faccia riferimento a un artistico che nella sua grammatica di base ha circa mille anni. Pertanto, se è vero che le tonalità sono il fondamento del discorso, è altrettanto vero che dobbiamo imparare a miscelarle. Tecnicamente, il termine modulazione si riferisce a quando in un brano si verifica il passaggio da una tonalità a un'altra, a quando cioè l'orecchio smette di riferire a un dato centro tonale e inizia a riconoscere un'altra nota come tale. Partiamo da esempi molto semplici, naturalmente. In una scala di Do maggiore, dove evidentemente la tonica è il Do, è presente il Sol, che è la dominante. È questo lo abbiamo abbondantemente detto. In una scala di Sol maggiore invece, il Sol è la tonica mentre il Do è il IV grado ovvero la sottodominante: habitat In pratica, le stesse medesime note ricoprono ruoli diversi in base al contesto in cui si trovano. Il Sol passa da essere nota di movimento a essere nota di stasi, il Do dall'essere nota di stasi all'essere nota di movimento ma in un'accezione diversa rispetto al movimento della dominante.