Nato ad Aosta nel 1961, Claudio Dina ha lavorato in Piemonte, Trentino e Veneto, dedicando la propria vita alla musica e alla sua diffusione culturale. Dopo essersi perfezionato negli studi etnomusicologici all’Accademia Chigiana con maestri di fama internazionale come D. Carpitella, J. Blacking, M. Hood, G. Rouget e H. Zemp, si è laureato all’Università di Torino con una ricerca sulla tradizione violinistica nordamericana, entrando a far parte della Società Italiana di Etnomusicologia. Ha insegnato per oltre un decennio nella scuola media su tematiche interculturali, conducendo laboratori e corsi in scuole di ogni ordine e grado in Piemonte, Lombardia, Trentino e Veneto. Da più di trent’anni forma musicisti e docenti per Università, Conservatori e Associazioni in tutta Italia, ricoprendo anche ruoli di rilievo nel direttivo nazionale della SIEM e nella commissione editoriale-scientifica della collana SIEM-EDT. In ambito didattico-musicale ha diretto l’Associazione Instrumenta Sonora di Torino, la Scuola Musicale dei Quattro Vicariati di Ala di Trento, ed è stato coordinatore didattico della Scuola Civica di Saluzzo e del C.I.R.M.A.C. di Moncalieri. Avviatosi allo studio del violino presso la Scuola Civica di Torino, ha approfondito le musiche di tradizione orale — dalle tradizioni bretoni a quelle statunitensi e svedesi — frequentando centri di cultura come Amzer Nevez e l’Augusta Heritage Center (West Virginia, USA). Ha inoltre studiato chitarra fingerpicking con Duck Baker e suona numerosi strumenti a corde, avvicinando repertori e tecniche esecutive colte e popolari. Insegna da molti anni violino, strumenti etnici e conduce laboratori orchestrali e workshop in tutta Italia. È fondatore e direttore della Coròrchestra del Piemonte, con la quale ha realizzato numerosi concerti e due album: il primo prodotto con il sostegno della Regione Piemonte e dell’ILO-ONU, con la partecipazione di artisti internazionali; il secondo dedicato alle musiche dell’arco alpino occidentale. In precedenza ha fondato e diretto la Coròrchestra Ragazzi del 2006, protagonista delle Cerimonie Olimpiche dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino. Ha inoltre seguito un percorso di composizione presso il Conservatorio di Trento sotto la guida di Cosimo Leonardo Colazzo, per dare forma alle tensioni artistiche e culturali maturate negli anni e condividerle con le nuove generazioni di musicisti.

Claudio Dina

Musicista ed etnomusicologo, formatore e autore, unisce tradizioni musicali orali e colte in progetti didattici e artistici in tutta Italia.

Il volume contiene partiture e file audio per ogni singolo strumento; inoltre contiene anche la partitura completa per l'insegnante. Questo volume è parte di una raccolta che vuole fornire un supporto e un incentivo alla pratica strumentale d’insieme per gli studenti sin dal loro esordio nel percorso strumentale, a partire dagli ultimi anni della scuola primaria, ma certamente e più compiutamente nella fascia della scuola secondaria di primo grado. Il coinvolgimento degli allievi in queste esperienze è gratificante e motivante, ma anche importante per sviluppare capacità come l’ascolto reciproco, l’assimilazione della pulsazione, del metro e il potenziamento del controllo dinamico.
 I brani sono stati oggetto di ampie sperimentazioni in contesti differenti, nelle fasi di avviamento di esperienze d’insieme, ma anche come consolidamento della pratica d’insieme per il raggiungimento di obiettivi superiori.
 Il contenuto di questo volume è compost da due brani: <ul><li>Brano 1: Disclapping Music&nbsp;&nbsp;</li></ul>Si suggerisce di proporre questo brano agli allievi nelle fasi iniziali delle esperienze di insieme, perché il suo obiettivo principale è l’avvicinamento progressivo alla lettura, e contemporaneamente aiutare i giovani musicisti a perseguire sicurezza individuale, capacità di ascolto e controllo della propria esecuzione in relazione agli altri esecutori La composizione propone un modulo, non metrico, di 12 unità (8 suoni e 4 pause), ispirato a Clapping Music di Steve Reich, reinventato melodicamente ed armonicamente in più sezioni. La rappresentazione delle note e delle pause con pallini di dimensioni differenti nella battuta iniziale vuole favorire l’apprendimento orale e facilitando l’orientamento dell’allievo verso i suoni non intonati percussivi. La libertà di utilizzare modularmente le diverse sezioni rende il brano flessibile alle esigenze dell’insegnante in funzione del gruppo strumentale con il quale si troverà ad operare (es. completo A-B-C-D-E-F-G, oppure A-B-C-G, più semplicemente B-C-G, o ancora B-C-F-G, ecc.). <ul><li>Brano 2: Cluck Old Hen</li></ul>L’obiettivo di questo medley è far conoscere alcune delle tipiche sonorità nordamericane e consentire varie sperimentazioni e tecniche esecutive.
 È articolato in due macrosezioni che offrono spunti didattici partendo dalle caratteristiche di questi repertori e possono essere suonate indipendentemente l’una dall’altra.
 Macrosezione 1: intro, A parte pentatonica e, B, parte tonale, è interamente dedicata all’inno New Britain, più noto come Amazing Grace dall’incipit del testo cantato.
 Macrosezione 2: C brano in modo misolidio, transizione, D brano pentatonico, accomunati da un tempo metronomico molto veloce. ------------------------------------------------------------------------------------------- The volume contains partitures and audio files for each individual instrument; it also contains the complete partiture for the teacher. This volume is part of a collection that wants to support and encourage ensemble music for students since their debut in the instrumental path, from the last years of Primary school, but certainly and in a more fully way form the middle school years.&nbsp;The involvement of students in these experiences is rewarding and motivating, but is also important for developing skills such as listening to each other, beat assimilation, the meter, and the improvement of dynamic control. The pieces have been the subject of extensive experimentation in different contexts, in the phases of start-up of ensemble experiences, but also as a consolidation of the overall practice for the achievement of higher objectives. In this volume you can find two compositions: <ul><li>Composition 1: Disclapping Music</li></ul>This piece has been composed for students in the initial stages of their musical experiences, because its main objective is the progressive approach to reading and, in the meantime, it helps these young musicians to pursue individual confidence, listening skills and control of their performance in relation to the other performers The composition is developed from a non-metric pattern of 12 units (8 sounds and 4 rests) inspired after Clapping Music by Steve Reich, re-invented melodically and harmonically in several sections.
 The representation of the notes and rests with dots of different sizes in the initial measure is intended to promote oral learning and facilitate the orientation of the student towards non-percussive sounds.
 The use of the different sections in a modular way makes the piece flexible to the needs of the teacher and the instrumental group with which he is working. (e.g. complete A-B-C-D-E-F-G, or A-B-C-G, more simply B-C-G, or B-C-F-G ...). <ul><li>Composition 2: Cluck Old Hen</li></ul>The main objective of this medley is to explore some of the American sonorities. The piece is divided into two macro sections that can be played separately.
Macro section 1: three parts related to the traditional hymn New Britain, known as Amazing Grace from the first verse; intro, A pentatonic part, and B, tonal part.
Macro section 2: two parts with a lively tempo; C, a mixolydian song, transition, D, a pentatonic song.

Orchestra subito

Orchestra Right from the Start

Echi Americani

Americani Echoes

Disclapping Music - Partiture/Partitures

Cluck Old Hen - Partiture/Partitures

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compositions. The intent is to offer the teacher the opportunity to build the piece progressively, accompanying the students' growth, guaranteeing a sense of inclusion at every stage of the path, so that it can be more motivating for young learners. Multileveled writing and growing complexity The cultural and musical references for this collection are the ethnic repertoires and the XX century for the opportunities of experience in modes, scales, meters, rhythmic patterns and improvisation. A focus has been the possibility of playing with different levels of students, a way to incentivize the youngest, without limiting those with advanced skills. The instruments have been developed for couples with at least one or two years of study difference. The first part is the most complex, and the second part is the easiest. In the first volume, American Echoes, for example, the second part is thought to be for pupils in their first year of studies, while the first parts' complexity runs over two or more years of studies. For some parts are written variations that could answer the needs of advanced students. It s suggested to work on levels of increasing complexity, giving new challenges to the students, instead of simplifying the complexity of the pieces. This can be obtained by moving from the second to the first part, playing more sections of the tune, or using the improvisation opportunities while playing the same tune during the years of training. Flexible scoring: from 4 to 12 instruments with doubling, integrations and substitutions To better express the potential of the pieces, it s suggested a scoring made with 6 instruments with percussions ad libitum: two wind instruments (flutes in C and clarinets in Bb), two bowed strings (violin and cello), and two polyphonic instruments (guitar and piano). It is possible to play these scores with fewer instruments (minimum: 4) or vice versa with more instruments (up to 12 instruments including the percussions). For these reasons there are separate parts with integrations, adjustments and transpositions to play these pieces with different instrumentations, and an overall score with all the instruments. About the piano score, using also digital keyboards, the parts refer to the features of the instruments they aim to play (piano, harpsichord, electric piano, organ). All instruments have an I and an II part (with the only exception of the double bass) In each volume there are specific indications and suggestions for the pieces included.   Suggested instrumentation: Flutes (I and II), Bb Clarinets (I and II), Violins (I and II), Cellos (I and II), Guitars (I and II), Pianos (I and II), reduced Drum Set (snare, kick, cympbal) e Little Percussions (triangle, claves, etc.).   Useful instruments to substitue, double or integrate the suggested instrumentation: Oboes (I and II), Bb Clarinets (III), Bb Trumpets (I and II), Eb Alto Saxophones (I and II), Double Basses, Harps (I and II), complet Drum Set. In each volume the are specific indications and suggestions for the pieces included. 6 

Orchestra subito   Livello 1 Echi Americani Brano 1: Disclapping Music                 Pentatonismo e tonalit  Body Percussion Ritmica metrica 6/4 e non metrica Poliritmia Dinamiche Forma modulare Scrittura multilivello Riferimento culturale: minimalismo statunitense Si suggerisce di proporre questo brano agli allievi nelle fasi iniziali delle esperienze di insieme, perch  il suo obiettivo principale   l avvicinamento progressivo alla lettura, e contemporaneamente aiutare i giovani musicisti a perseguire sicurezza individuale, capacit  di ascolto e controllo della propria esecuzione in relazione agli altri esecutori. La composizione propone un modulo, non metrico, di 12 unit  (8 suoni e 4 pause), ispirato a Clapping Music di Steve Reich, reinventato melodicamente ed armonicamente in pi  sezioni. La rappresentazione delle note e delle pause con pallini di dimensioni differenti nella battuta iniziale vuole favorire l apprendimento orale e facilitando l orientamento dell allievo verso i suoni non intonati percussivi. La libert  di utilizzare modularmente le diverse sezioni rende il brano flessibile alle esigenze dell insegnante in funzione del gruppo strumentale con il quale si trover  ad operare (es. completo A-B-CD-E-F-G, oppure A-B-C-G, pi  semplicemente B-C-G, o ancora B-C-F-G, ecc.). Indicazioni per l'esecuzione   Le sezioni A e B costituiscono un introduzione ad accumulazione con la trasformazione dal suono indeterminato ad un suono determinato.   La sezione A pu  essere eseguita come body percussion, clapping o percussione sugli strumenti.   Nella sezione B vi   il progressivo passaggio all unisono sul Sol, condotto con libere ripetizioni dal direttore. Questa trasformazione pu , ad esempio, essere strutturata con un doppio segnale: primo segnale sospensione del clapping/body percussion e preparazione sullo strumento, secondo segnale inizio del ciclo sulla nota Sol.   Nelle sezioni C e D, due frasi pentatoniche imparentate vengono a poggiare su una successione armonica tonale.   La sezione E propone una melodia che, mutuata dal modello precedente, muove verso la tonalit .   La sezione F, si pone come momento di rottura e rappresenta il punto di maggiore complessit  del brano. Due gli elementi interessanti: il passaggio alla ritmica metrica (6/4) e una nuova melodia pentatonica con nuove difficolt . L equivalenza croma=croma pu  rappresentare un valido aiuto nel passaggio al metro.   L ultima sezione, G,   un finale in cui si ripropone l unisono della sezione B consentendo agli allievi di focalizzare l attenzione sul crescendo dinamico. 7 

Questo volume è parte di una raccolta che vuole fornire un supporto e un incentivo alla pratica strumentale d’insieme per gli studenti sin dal loro