INTRODUZIONE Il rapporto tra musica e cinema, forse per la natura stessa di entrambi i linguaggi, intrinsecamente progressivi e ritmici, è sempre stato molto stretto. Un motivo musicale, con tutte le sue possibili sfumature, riesce ad esprimere accadimenti, sentimenti e pensieri; i silenzi accompagnati dalla musica rivelano gli stati d’animo di un personaggio molto più profondamente di quanto possa mai riuscire a fare un’ora di dialogo o di voce fuori campo. La musica, linguaggio universale, in tantissimi casi ha concretamente aiutato i più diversi cineasti a ideare intere sequenze, ad architettare il montaggio di scene fondamentali, ad illuminare le più profonde relazioni che si nascondono tra le inquadrature. Viceversa, le immagini del cinema generano sensazioni che possono poi esprimersi pienamente solo attraverso la musica, la quale diventa a volte parte integrante della trama del film. L’approccio all’origine e alle caratteristiche di questo genere musicale dovrebbe avvenire già durante gli anni di studio, durante gli anni di conservatorio, dove invece si tende a privilegiare maggiormente un repertorio di tradizione. È indispensabile invece scardinare la consuetudine, purtroppo molto diffusa tra coloro che studiano musica, di dedicarsi solo ed esclusivamente a un determinato genere, a un solo linguaggio musicale. L’idea che ha dato vita a questo libro è quella di offrire qualche informazione utile sulle musiche da film per clarinetto e uno sguardo inusuale su molte pellicole che in qualche maniera hanno avuto a che fare con questo strumento.