Tuttavia, Donizetti non può interrompere la sua frenetica attività e non resta certo con le mani in mano. Ha conosciuto un impresario, certo Anténor Joly (1799-1852), francese ma nato a Savona, che gestisce un teatro privato, quello de la Renaissance, che, utilizzando la Salle Ventadour, porta in scena balletti e spettacoli di prosa, diventando un palcoscenico di una certa importanza per la città; addirittura in occasione dell’apertura ha messo in scena il di Victor Hugo; inoltre non si può non ricordare che nel 1838 ospita il primo concerto pubblico a Parigi di Pauline Viardot, altra mitica cantante che abbiamo già citato, interprete delle opere di tutti i maggiori musicisti dell’Ottocento da Rossini a Richard Wagner (1813-83), compresi Meyerbeer, Berlioz e naturalmente Donizetti. La Viardot era figlia del tenore Manuel Garcia (1775-1832), primo interprete di Almaviva nel e compositore, e sorella di Maria Malibran. Inoltre, era apprezzata pianista, allieva di Liszt e, a sua volta, compositrice. Mezzosoprano dalla voce duttile, era in grado di interpretare sia i ruoli belcantistici del repertorio italiano sia quelli maggiormente drammatici caratterizzati dalla declamazione di stile francese. Questo teatro aveva ottenuto l’autorizzazione a proporre spettacoli musicali che rientrassero nel genere detto dell’ . Le opere liriche di tal tipo, cantate rigorosamente in francese, si situavano a mezza via tra l’ e il , spettacoli che, come abbiamo visto, erano abilitati a ben altre istituzioni; dovevano avere una lunghezza limitata, prevedere i recitativi al posto dei dialoghi parlati, come nelle opere italiane, e una eventuale presenza di un personaggio buffo dai tratti grotteschi. Donizetti raggiunge un accordo con Joly per mettere in scena una versione in francese di , che più o meno verrà adattata a queste caratteristiche. Ruy Blas Barbiere di Siviglia opéra de genre opéra comique grand opéra Lucia di Lammermoor Lucie de Lammermoor Nasce così la su testo di Alphonse Royer (1803-75) e Gustave Vaëz (1812-62). L’opera va in scena il 6 agosto del 1839 con, come interpreti principali, Anna Thillon (Lucie) e Achille Ricciardi (Edgard). Donizetti è poco convinto della compagnia di canto che definisce di « ». Invece il successo è strepitoso, tale da uguagliare le edizioni in italiano. La diventerà patrimonio della cultura francese, ottenendo l’onore di essere rappresentata a partire dal febbraio 1846 anche sul palcoscenico maggiore dell’Opéra e nell’agosto del 1897 nello storico Théâtre de la Porte Saint-Martin. Lucie juvenes et cani Lucie