Quando nel 2008 ho aperto il mio studio di musicoterapia nella mia città natale in Italia, volevo un nome che potesse trasmettere alle persone che vi si rivolgevano un senso di evasione dai loro problemi quotidiani, un senso di rifugio in un mondo fiabesco e di suono assoluto. Il canto di Amore e Psiche ha caratterizzato il mio approccio alla musicoterapia.
Il canto di Amore e Psiche è una storia, la storia di un paziente, della sua esperienza e di quella del suo terapeuta che accoglie il paziente per una modifica reciproca dello stato psichico. Il canto si basa sull'ascolto di sé stessi e sulla comunicazione uditiva con l'altro. La persona che canta espone la propria intimità al mondo esterno, «raccontandola a sé stessa in modo che qualcun altro possa ascoltarla, comprenderla e restituire il significato condiviso in confidenza»193. Ovviamente, come la cura terapeutica, possiamo trovare nel canto il «tempo dell'intimità, il tempo privato della nostra relazione profonda con noi stessi e con l'altro»194.
193. Castarède M.-F., (2004), La voix et ses sortilèges, Paris, Les belles lettres.
194. Ibidem.