L'espirazione, invece, è strettamente richiesta attraverso la bocca e aiutata dalla consonante S, che permette l'attivazione dei muscoli addominali, fondamentali per l'uso del respiro nel canto. Essi devono permettere ai polmoni di svuotarsi lentamente per poter emettere suoni il più a lungo possibile. Attivando i muscoli addominali, gestiamo il diaframma, che è l'organo responsabile di questa funzione di riempimento/svuotamento dei polmoni. I muscoli intercostali e il diaframma, durante l'espirazione controllata sostenuta da una consonante, una S, rimangono tesi, ma tonici, e saranno progressivamente e regolarmente contratti in modo che l'aria esca lentamente e in modo adeguato alla frase musicale che sta per esprimere.
L'espirazione prepara l'atto di emissione del suono, lo simula, come se fosse un'emissione silenziosa. È con l'espirazione che avviene la fase magica, in cui la voce trova la sua strada e, con essa, le parole, i pensieri, le emozioni e i sentimenti del suo interprete.
Qui inizia il viaggio del paziente nella sua profondità, attraverso la scoperta o la riscoperta della sua voce.