LA VOCE DI MADAME ARIEL IL CASO CLINICO Canto da quando ero bambina. Cantare è tutto per me. Madame Ariel Introduzione La bellezza del luogo, l'atmosfera familiare che si respira sul battello Adamant, totalmente unita alla professionalità del suo "equipaggio", permettono al paziente di "sublimare", una volta uscito dall'ospedale, in un luogo di cura, ma completamente immerso nella bellezza, nella natura e nell'arte. 86 Da un colloquio con Arnault Vallet, dirigente e responsabile dell'Adamant: «Per capire il funzionamento dell'ospedale diurno Adamant, dobbiamo prima identificare il funzionamento della psichiatria in Francia. Essa è organizzata per settore geografico. Dalla nascita della psichiatria fino al 1960, i pazienti psichiatrici erano ricoveratí nei manicomi dipartimentali, in condizioni non necessariamente confortevoli. A questo proposito, lo scrittore André Breton, in (un libro autobiografico scritto nel 1928 e un classico della letteratura francese, in cui parla del suo incontro a Parigi con una donna ricoverata in psichiatria, Léona Delcourt, che si faceva chiamare Nadja), denuncia un sistema psichiatrico malato (questa paziente morirà di fame durante la Seconda Guerra Mondiale). Questa denuncia rendeva esplicito il concetto che sarebbe stato ripreso in seguito dalla psicoterapia istituzionale: la malattia psicologica esclude i pazienti dalla vita familiare, dal lavoro e dalla vita sociale e culturale, lasciandoli senza desideri o voglie. L'ospedalizzazione aggiunge un altro livello di esclusione: nei manicomi, lontani dall'ambiente familiare del paziente, l'assistenza non è sempre adeguata. Durante la Seconda Guerra Mondiale in Francia, i pazienti morivano per malnutrizione. Per curare il paziente, bisognava curare l'ospedale e lo strato di alienazione sociale presente nei manicomi. Tra il 1936 e il 1945 è nata la psicoterapia istituzionale, che ha rimesso al centro l'assistenza istituzionale, in modo che i pazienti potessero essere curati adeguatamente. Si trattò di una vera e propria rivoluzione nella psichiatria francese, grazie all'avvento della psicoterapia istituzionale: i pazienti dovevano essere ricoverati vicino alle loro famiglie. Nel 1960, i settori ospedalieri furono riorganizzati: ogni settore geografico di circa 60.000 abitanti avrebbe avuto un'équipe dedicata alla cura dei pazienti psichiatrici. La nuova organizzazione della psichiatria in Francia, con la nascita della psicoterapia istituzionale, fu il frutto di un fermento che lottava contro le istituzioni totalitarie che avevano dominato la scena fino a quegli anni. Le pratiche terapeutiche quotidiane di questa vita ospedaliera sono collocate nel loro contesto più oggettivo, quello di una "istituzione totalitaria", ossia una struttura investita, come la prigione o il campo di concentramento, dell'ambigua funzione di neutralizzare o riadattare all'ordine sociale un tipo di deviante particolarmente inquietante. L'esigenza terapeutica, da un lato, e questi imperativi di sicurezza e controllo sociale, dall'altro, alimentano tensioni e contraddizioni; un conflitto che segna la vita quotidiana conflittuale di manicomi e ospedali. I malati mentali sono quindi ancora più alienati, perché la malattia è istituzionalizzata in uno spazio sociale contraddittorio, oggettivante ed eccessivamente verticale. A questo proposito, l'affascinante libro dello scienziato sociale Ervin Goffman, , denuncia queste istituzioni totalitarie. L'ospedale diurno Adamant nacque da questo fervore, quando il 1° e il 4° arrondissement di Parigi si fusero con il 2° e il 3°, per formare il Pôle Paris-Centre. Il dottor Éric Piel, psichiatra, è l'ideatore di quello che sarà il primo ospedale diurno, su una barca, in Europa. Il medico stesso vive su una barca e apporta la sua esperienza di vita positiva all'esperienza di vita dei pazienti psichiatrici, al fine di offrire loro una vita "sufficientemente buona", per usare il concetto winnicottiano. Vivere su una barca significa vivere nella natura, a contatto con gli elementi naturali. Non si tratta di reintegrare necessariamente i pazienti a livello professionale, o di chiedere loro dei progetti di vita, ma di trovare con loro gli elementi per creare questa vita sufficientemente buona che permetta loro di avere il desiderio di trovare un lavoro, di andare al cinema o semplicemente di frequentare l'ospedale diurno. Non è un programma dettagliato, l'idea di Piel è di costruire oggetti desideranti in un ospedale diurno dove i pazienti e l'équipe lavorano insieme per organizzare questa barca, per rimanere vivi in una logica che potrebbe rimanere mortifera. Per costruire l'Adamant è stato fondamentale organizzare incontri tra il team, gli architetti e i pazienti. Il concetto (raro) è che il paziente sia responsabile dell'organizzazione, dell'acquisto, della costruzione e della realizzazione del dispositivo. Tutti hanno partecipato alla costruzione del luogo e alla sua organizzazione. L'Adamant si trova a Porte de la Râpée, a Parigi». 86. Nadja Asylums-Studies on the Social Condition of the Mentally Ill