Capitolo 6 Guillaume Tell Il grand opéra e il Guillaume Tell Archiviato dunque con un grandissimo successo , Rossini è ormai pronto per comporre un'opera interamente nuova per l'Académie Royale de Musique, cioè per il maggiore palcoscenico parigino. E sarà un , cioè il nuovo genere operistico francese finalmente approdato, come vedremo, all'Opéra all'inizio del 1828 dopo una lunga gestazione. Abbiamo infatti accennato alla transizione del melodramma francese dal tradizionale settecentesco genere della a quello del , appunto, nel primo trentennio dell'Ottocento. Paradossalmente i germi di questo nuovo modo di concepire l'opera lirica, tipicamente francese, provengono dalla tradizione italiana. Compositori subalpini a Parigi, quali Spontini prima, con (1809), e Cherubini poi, con (1813), avevano già mostrato nelle loro opere elementi caratteristici di questo nuovo genere. Negli anni seguenti Rossini con (1823) e Meyerbeer con (1824), opere, peraltro, andate in scena a Venezia e su testi in italiano, avevano mostrato al pubblico quali potevano essere alcuni di questi tratti. Ma finalmente con l'arrivo a Parigi di Gioachino, abbiamo visto che, con le composizioni di e in parte di , la transizione dalla al stava prendendo definitivamente piede. Tuttavia sarà il francese Auber che si assumerà la vera primogenitura del genere, proponendo su libretto di Eugène Scribe e Louis Marie Germain Delavigne (1790-1868), il melodramma alla Salle Le Peletier il 29 febbraio 1828: un drammone sulle vicende seguite alla rivolta del 1647 a Napoli, capeggiata da Masaniello. Le Comte Ory grand opéra tragédie lyrique grand opéra Fernand Cortez Les Abencérages Semiramide Il crociato in Egitto Le Siège Moïse tragédie lyrique grand opéra La Muette de Portici