Dalla nascita in poi, passando per l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta, la senilità (e oltre) il nostro corpo
giorno dopo giorno impercettibilmente cambia, cambiano i nostri pensieri, capacità e competenze, in quel gioco costante di trasformazione e reinvenzione
di sé che è crescere.
Il grandissimo autore e illustratore britannico Quentin Blake, in Zagazoo63, dà una sua versione ironica ma “vera” delle metamorfosi che caratterizzano le fasi di crescita di ogni individuo dalla nascita all’età adulta,
giocando su quanto siano complessi da gestire, per ogni genitore, i repentini cambi di “forma” dei propri figli. George e Bella sono una splendida
coppia felice alla quale un bel giorno viene consegnato uno strano pacco. «Dentro c’era una creaturina rosa, la più graziosa che si possa immaginare.
Aveva addosso un cartellino che diceva: “Si chiama Zagazoo”». I due si innamorano immediatamente della graziosa creatura, ma ben presto si accorgono che
Zagazoo è tutt’altro che perfetto. (Fig. 11)
Non esiste genitore che non sappia leggere nelle metamorfosi di Zagazoo quelle già viste nei propri figli, come non esiste figlio che non sappia
riconoscerle in se stesso: ogni bambino ben presto si rivela essere un avvoltoio urlante; poi un elefante che travolge e distrugge ogni cosa al proprio
passaggio; poi un facocero coperto di fango e un irascibile draghetto sputafuoco, in un continuo andirivieni tra una forma e l’altra, attraverso i
tipici momenti di passaggio tra l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta.