capitolo 6

L’altro: porte aperte, porte chiuse

Torniamo a una delle domande che ci siamo posti qualche capitolo fa: chi sono io? Scrive Silvia Vecchini nel già citato Una frescura al centro del petto


Raimon Panikkar, autore di un piccolo libro intitolato L’altro come esperienza di rivelazione, direbbe che prima di essere il “prossimo”, il “fratello”, l’altro è una parte di noi che non conosciamo, l’altera pars che è in ognuno di noi: «L’altro è quella dimensione nascosta e sconosciuta che fa parte di me e che io, quando penso in una certa forma, vedo come esterna a me stesso».92 Avvicinarsi, aprirsi all’altro richiede necessariamente di avvicinarsi a se stessi. Questi due cammini procedono insieme e si illuminano a vicenda.93 


Non è possibile definire se stessi se non in relazione con l’Altro.