Per la schiacciante maggioranza delle madri e dei bambini del pianeta il sonno condiviso è una pratica
indiscussa. In gran parte dell’Europa meridionale, in Asia, Africa e America centrale e meridionale mamme e bebè dormono, di prassi, insieme. Sono
molte le culture per le quali condividere il sonno è la norma fintanto che i piccoli non vengono svezzati, e c’è chi prosegue molto oltre questa
tappa. I genitori (o i nonni) giapponesi spesso dormono in prossimità dei figli fintanto che questi non raggiungono l’adolescenza, descrivendo tale
abitudine come un fiume – dove la madre è una sponda, il padre la sponda opposta, e il piccolo tra i due l’acqua. La maggioranza delle culture ancora
viventi pratica forme di sonno condiviso e sono pochissime quelle in cui si arrivi anche solo a immaginare di poter accettare o desiderare di mettere
i bambini a dormire da soli.
Nel mondo il sonno viene condiviso secondo le modalità più disparate. In America Latina, nelle Filippine e in Vietnam ci sono genitori che dormono con i figli posti su un’amaca accanto al letto. Altri sistemano il piccolo in una cesta di vimini nel letto, tra mamma e papà. I genitori giapponesi dormono accanto ai loro bimbi su stuoie di bambù o di paglia, oppure su futon (materassini a terra). Altri ancora si limitano a condividere la stanza mettendo il piccolo a dormire in una culla o in un lettino accanto al proprio, a portata di abbraccio. Gran parte delle culture che praticano di norma il sonno condiviso, in ogni sua forma, contano rarissimi casi di SIDS. La percentuale più bassa al mondo appartiene a Hong Kong, dove è assai comune condividere il sonno.
In realtà il sonno condiviso è, negli Stati Uniti, abitudine più diffusa di quanto non si pensi. La tipica casa americana prevede una stanza in cui viene posta la culla del bambino, e i genitori affermano che il loro piccino dorme nella culla. Eppure quando i ricercatori si addentrano in domande più specifiche riguardo il luogo in cui si passa la notte, si scopre che la maggioranza delle madri dorme con il proprio bimbo quasi tutte le notti. I genitori affermano di avere figli che dormono da soli, secondo la prassi sociale che vede i bambini dormire nella loro stanza e la coppia nella propria camera da letto; tuttavia si tratta di un quadro che non rappresenta fedelmente la realtà.