prima parte - vii L'importanza del sonno condiviso per i bambini nutriti con il biberon ebbene l’allattamento materno sia la scelta migliore, non tutte le madri decidono o sono in grado di allattare al seno. Tuttavia, a prescindere dal metodo di allattamento, tutti i neonati traggono beneficio psicologico ed emotivo dalla percezione, dalla consapevolezza e dalle reazioni prodotte dal contatto e della vicinanza dei genitori, i quali traggono a loro volta beneficio dalla vicinanza del loro piccino. Numerosi studi dimostrano che l’attaccamento e la sensibilità materna, oltre che il legame emotivo, si rafforzano se il bimbo viene abbracciato o portato con più frequenza. Il maggior contatto contribuisce a ridurre il rischio futuro di maltrattamenti e di abbandono nei casi di coppie madre-figlio a rischio, specie se in condizioni economiche disagiate., S 1,2,3 Detto questo, il motivo per cui la sicurezza del sonno condiviso tra madri e figli nutriti con il biberon mi desta, in genere, maggior preoccupazione è il fatto che chi di noi ha studiato e messo a confronto gli schemi del sonno dei bambini allattati al seno e dei bambini nutriti artificialmente ha avuto modo di notare come, nel primo più che nel secondo caso, madri e figli tendano a dormire le une di fronte agli altri, le madri con le ginocchia raccolte sotto il corpo del piccolo, spesso su un fianco, il che pare essere ricollegabile sia alla posizione assunta per la poppata sia agli schemi comunicativi rilevabili in un contesto di allattamento al seno e di condivisione del letto. Note Posada G., Jacobs A., Richmond M.K., Carbonell O. A., Alzate G., Bustamante M.R. et al., Maternal , “Developmental Psychology”, 38, 2002, pagg. 67-78. 1 Caregiving and Infant Security in Two Cultures Thomson R.A., “Early Attachment and Later Development”, in J. Cassidy e P.R. Shave New York, Guikford Press, 1999, pagg. 265-286. 2 Handbook of Attachment: Theory, Research and Clinical Applications, Ball H., Ball Helen L., 3 Parent-Infant Bed-Sharing Behavior: Effects of Feeding Type, and Presence of Father , “Human Nature: an Interdisciplinary Biosocial Perspective”,17(3), 2006, pagg. 301-316. In Gran Bretagna la dottoressa Helen Ball, direttore del Parent Sleep Center dell’Università di Durham (www.dur.ac.uk./sleep.lab), analizzando le differenze tra le coppie madre-figlio che praticavano l’allattamento materno e quelle che utilizzavano il biberon, notò come le mamme e i piccoli allattati al seno e che dormivano nello stesso letto tendessero a svegliarsi più velocemente in risposta ai reciproci segnali di quanto non facessero le madri e i bimbi che dormivano nello stesso letto ma che ricorrevano al biberon. Ciò farebbe supporre una maggior sensibilità alle reciproche sollecitazioni, in grado di favorire una maggior sicurezza 4 . Quindi se è possibile ricorrere al contatto pelle a pelle nei momenti in cui, di notte, il bimbo è sveglio, risulterà forse più indicato, per gran parte delle famiglie che ricorrono al biberon, condividere il sonno mettendo il bambino a dormire accanto al letto dei genitori invece che nel lettone stesso. Tuttavia sarete, come sempre, voi nella posizione più indicata a giudicare quanto possiate effettivamente essere sensibili e solerti nei confronti di vostro figlio. Molto dipende dalla motivazione e dalle intenzioni della madre ma, come sempre, se non si è in grado di garantire i giusti presupposti, è meglio non dormire nello stesso letto. La buona notizia è che se tali condizioni non possono essere garantite (se, ad esempio, il vostro letto è troppo piccolo o vi si possono infilare di soppiatto fratellini più grandi), esistono altre soluzioni per favorire il contatto corporeo tra mamma e bambino in tutta sicurezza, favorendo al contempo l’attaccamento e migliorando il benessere e la felicità di entrambi. Il gruppo di ricercatori diretti da Anisfeld, ad esempio, analizzò gli effetti del maggior contatto fisico tra le madri con problemi economici e i loro bambi-ni, ottenuto con l’introduzione, nell’ambito della relazione, del regolare utilizzo di un morbido marsupio. Si accorsero che l’“intervento sperimentale” – l’offerta di un marsupio – migliorò sensibilmente la reattività delle madri ai gorgheggi dei figli di tre mesi e mezzo, favorendo poi – all’età i tredici mesi – l’instaurarsi di un attaccamento sicuro. Dalla ricerca emerse che la vicinanza prolungata poteva aver fatto sì che le madri sottoposte a maggior stress imparassero a rispondere in modo adeguato ai bisogni dei loro piccini, godendo al contempo e in misura maggiore del rapporto con essi . 5 Note Ball H. L., , “Journal of Reproductive and Infant Psychology”, 20 (4), 2002b, pagg. 207-221. 4 Reasons to Bed-Share: Why Parents Sleep with their Infants Anisfeld E., Casper V., Nozyce M. e Cuningham N., Do , “Child Development”, 61, 1990, pagg. 1617-1627. 5 es Infant Carrying Promote Attachment? An Experimental Study of the Effects of Increased Physical Contact on the Development of Attachment Certo, sia i piccoli allattati al seno che quelli allattati con il biberon reagiscono positivamente ai movimenti, al tocco e al respiro della madre, oltre a sentirsi rassicurati e psicologicamente influenzati dalla sua presenza. Più madre e figlio stanno in stretta vicinanza, meglio riescono entrambi a interpretare e a soddisfare in modo naturale i reciproci richiami e segnali, migliorando la comunicazione. Ciò risulta particolarmente importante per i bambini nutriti con il biberon, che rischiano di perdere alcune delle intense interazioni che hanno luogo durante l’allattamento al seno. Di certo questi piccoli dormiranno più al sicuro se mamma e papà sono loro accanto (per quanto in letti diversi), poiché la vicinanza consente al genitore attento di reagire in situazioni di pericolo, ad esempio quando il bimbo resta con il capo sotto le coperte o quando si gira sulla pancia. Se vicini, mamma e papà correranno sempre in suo aiuto. Vantaggi del sonno condiviso su due superfici diverse per i bambini nutriti con latte formulato e per i loro genitori : bambini che praticano il sonno condiviso hanno una maggior certezza che i loro bisogni verranno soddisfatti pressoché immediatamente, e le mamme e i papà che dormono accanto ai loro figli sono in grado di reagire in maniera sollecita se il bimbo piange, ha la gola o le narici ostruite, ha bisogno di essere scaldato o rinfrescato o semplicemente abbracciato. Un ambiente notturno amorevole : piccoli che dormono insieme ai genitori ricevono il conforto del tocco, del calore e della protezione di mamma e papà. Per i genitori che lavorano fuori casa il sonno condiviso su superfici separate può rappresentare un’occasione straordinariamente rigenerante per rinnovare il contatto con il bambino. Rassicurazione emotiva : seconda di quanto la madre desideri dormire a contatto del proprio bambino, e in base alla sua capacità o abilità di realizzare un contesto di condivisione del letto senza rischi, il sonno condiviso fianco a fianco (su superfici diverse) e nella stessa stanza (piuttosto che nello stesso letto) saranno di certo la forma di condivisione del sonno più sicura e rassicurante per le mamme e i bambini allattati con il biberon. Sicurezza : per un bimbo ammalato o irritabile la presenza della mamma può essere molto rassicurante. La vostra capacità di intuire immediatamente lo stato di vostro figlio gli regalerà serenità per tutta la notte. Minore stress : bimbi che condividono il sonno con i genitori su superfici separate piangono meno e dormono di più. Se dormite accanto a vostro figlio lo potrete accontentare senza scendere dal letto e senza toglierlo dal suo. Maggior riposo