terza parte

Domande frequenti e consigli
generali sul sonno condiviso

Quali sono le possibili ripercussioni del sonno condiviso sul rapporto con il mio compagno?

Ogni coppia è diversa, ma il mestiere di genitori viene svolto al meglio in squadra, con l’impegno totale della madre e del padre nella crescita dei figli tenendo un fronte comune. L’ideale per i genitori o per la coppia è discutere sempre i propri obiettivi, interessi e filosofie, cercando di raggiungere un consenso, poiché quali che siano le difficoltà, saranno superate più facilmente se entrambi concordano sulle esperienze che desiderano condividere.


Se tutt’e due i genitori sono d’accordo, il sonno condiviso nello stesso letto o nella stessa stanza può rappresentare una magnifica occasione per il papà di trascorrere del tempo con il piccolo, parlandogli, accarezzandolo e (nel caso di condivisione del lettone) approfittando del contatto pelle a pelle. Specie nel caso in cui papà sta lontano dal figlio molte ore al giorno, condividere il letto può contribuire in modo efficace a mantenere il coin-volgimento emotivo.


Sembra che gran parte dei libri per genitori che trattano le pratiche del sonno infantile tralascino di menzionare come tali pratiche possano variare, per significato e funzione, da una famiglia all’altra. Desidero che siate consapevoli del fatto che non esistono esperienze uguali per tutte le famiglie, perché ogni famiglia è diversa.


Ciò detto, molti genitori si domandano quali saranno le possibili ripercussioni del sonno condiviso sul loro rapporto. Dal momento che vostro figlio e la vostra famiglia sono unici, è impossibile determinare con certezza come esso si ripercuoterà sul vostro legame. Tuttavia possiamo affermare quanto segue: nel percorso di adattamento al ruolo di madre e di padre, i neo genitori hanno davanti a sé molte sfide e molte ricompense, e la definizione di uno schema del sonno funzionale alla propria famiglia è solo una delle tante sfide.


Ci sono diverse cose da tenere a mente nella definizione dei propri schemi del sonno.


Il sonno condiviso non deve influire sulla tenerezza e sulla vicinanza dei coniugi. Con tuo figlio nel letto puoi sempre parlare, toccare, ridere con il tuo compagno; massaggiarlo e godere altrimenti del legame con lui.


L’intimità sarà necessariamente meno spontanea. Forse dovrai iniziare a programmare il tempo per stare insieme quando qualcun altro si può occupare del bambino, trovare un posto diverso per l’intimità dopo che il piccolo si è addormentato, oppure spostarlo in una culla o in un lettino mentre dorme.


Studiate lo sviluppo del bambino. I bimbi attraversano una moltitudine di transizioni nel percorso di crescita, e ogni fase non è che una fase. Essere genitore insieme al tuo compagno risulterà più semplice – e meno frustrante – se capirete quello che succede al vostro bambino dal punto di vista evolutivo. Che si tratti di dentizione, di ansia da separazione, di paure notturne, sono tutte fasi – e tutte transitorie.