capitolo iv

La comunicazione efficare
con i bambini

I bambini sono persone

Definire un bambino buono o cattivo significa etichettarlo e giudicarlo superficialmente. Ciascuno di noi cambia con il tempo e le esperienze che vive e può essere in tanti modi diversi a seconda del contesto e dell’ambiente in cui si ritrova, non siamo mai uguali a noi stessi. I bambini dovrebbero essere liberi di esprimersi ed essere amati e accettati anche (soprattutto) quando non corrispondono alle aspettative dei genitori.

Rossella, mamma di Angela

I bambini non fanno i capricci! A volte usano solo un linguaggio differente, perché non conoscono altro modo per esprimere il loro disagio... siamo noi a dover tentare di interpretare questo linguaggio come fossero parole che nascondono una richiesta d’aiuto...

Paola, mamma di Alessandra, Elisa e Giada

La cosa fondamentale, secondo me, è proprio dare importanza a ogni manifestazione del bambino. Se il tuo piccolo piange, ha certamente una ragione per farlo. Quindi, se anche il seno o il cambio del pannolino non eliminano il suo disagio, e hai provato di tutto, continua a tenerlo in braccio e a dirgli che non capisci come aiutarlo, ma che tu starai con lui finché non starà meglio. Non lasciarlo mai solo. I bambini ascoltati e accolti anche nei momenti più difficili imparano prima a mostrare in modo efficace le proprie esigenze e bisogni, e non piangono tanto come quelli che invece vengono lasciati a loro stessi: così saprai per certo che, quando il tuo bambino piange, ti vuole comunicare una cosa importante e ha bisogno di te; e
lui imparerà che è una persona importante e degna di considerazione. Crescerà sentendosi amato e avrà fiducia in se stesso.

Lucia, mamma di Vera