Il parto in casa
Secondo Marzia Floridia, “il parto in casa dal punto di vista igienico è più sicuro di un parto in ospedale. Questo perché l'ambiente di casa è quello
dove, in linea di massima, il feto è stato concepito, ed è comunque il luogo dove mamma e papà si muovono giornalmente, ragion per cui qualsiasi agente
patogeno vi si possa trovare o sviluppare è già conosciuto dal sistema immunitario dei genitori, e quindi anche del feto. La stessa cosa non avviene in
un ambiente ospedaliero dove, a causa della grande affluenza di utenti, la presenza di virus e batteri è altamente diffusa, e bisogna quindi ricorrere a
norme igieniche molto restrittive. In sostanza, l'ospedale è un ambiente comune in cui viene condiviso un evento intimo, per cui è ovvio che la
sicurezza di quest'evento debba essere preservata dall'attacco di fattori esterni anche dal punto di vista dell'igiene. Nel parto in casa, invece, un
evento intimo ha luogo in un ambiente intimo, per cui tutte quelle precauzioni non sono necessarie”.
Per preparare la casa all'arrivo del bambino, quindi, è sufficiente adottare le norme igieniche dettate dal buon senso, pulendo i pavimenti, il bagno e
tutti i luoghi in cui la mamma starà durante il travaglio, un po' più a fondo rispetto al solito. Il consiglio, eventualmente, è quello di comprare un
telo di cerata per coprire materassi e divani, e in generale le zone che, in caso di un'eventuale fuoriuscita di liquido amniotico o sangue, potrebbero
essere più difficili da lavare, o mantenere poi un odore fastidioso. Altra avvertenza è quella di munirsi di bacinelle di plastica, sacchetti per
rifiuti, pannolini, traversine, teli di lana, lino o spugna, e per l'igiene di mamma e bambino del cotone idrofilo e della tintura di calendula.