CAPITOLO II

Fisiologia della scrittura

Come funziona la scrittura manuale

La scrittura è la rappresentazione visiva e grafica, attraverso segni convenzionali, della lingua e del pensiero ed è insieme atto cognitivo e atto motorio. Molta attenzione viene posta agli ambiti della scrittura che coinvolgono l’aspetto linguistico, l’ortografia, la sintassi, e quello cognitivo di espressione della lingua; un po’ meno attenzione viene posta a un altro aspetto dello scrivere, quello motorio: il gesto grafico, che qui andremo a esaminare da vicino.


Scrivere è l’atto di motricità fine più specifico che l’uomo impari nella sua vita e necessita di un lungo apprendistato. Il cervello umano possiede tutte le potenzialità per imparare la scrittura, sarà poi l’apprendimento della stessa che svilupperà i processi neuronali specializzati a tal fine, passando da una fase di atto volontario (attraverso il circuito cortico-spinale) a una fase di automatizzazione del gesto che diventa spontaneo (attraverso il circuito cerebello-sottocorticale-spinale).


L’automatizzazione del gesto avviene tramite ripetizione, la quale non fa che tracciare un solco neuronale nelle zone preposte che rende il gesto spontaneo e automatico. È evidente quindi l’importanza di apprendere le tecniche grafo-motorie corrette e funzionali sin dalla più tenera età per non rischiare di automatizzare gesti inopportuni che poi è difficile correggere, per esempio l’impugnatura.


L’atto di scrivere consta di quattro fasi:

  • la decodificazione del fonema, cioè il riconoscimento delle unità acustiche e la scomposizione della parola nei singoli suoni delle lettere che la compongono.
  • l’associazione del fonema al grafema, cioè la correlazione del singolo suono alla lettera corrispondente nella sua forma grafica.
  • l’associazione del grafema allo specifico gesto che serve per rappresentarla graficamente.
  • l’esecuzione grafica, l’atto motorio necessario per eseguire le lettere.

Il cervello fa già un bel lavoro con il riconoscimento del fonema e l’associazione al grafema, a cui si aggiunge l’esecuzione materiale del tracciato, tramite l’uso di mano, braccio e dell’intero corpo, e l’attivazione dei sensi. Tutto questo lo facciamo automaticamente e a una velocità incredibile, ogni volta che vogliamo. Il nostro cervello esegue questo compito complesso e contemporaneamente analizza lo scritto, compie scelte, struttura il pensiero, ricorda. Allo stesso tempo ha consapevolezza di dove si trova e riceve informazioni sull’ambiente circostante, adegua la postura, la presa, la pressione. Questo dimostra quanto scrivere sia un processo che coinvolge l’intero organismo. È un atto strutturato, motorio e cognitivo, psicologico ed emotivo: possiamo dire che scriviamo con corpo e cervello.


Vorrei ribadire che per quel che riguarda la videoscrittura il processo è meno complesso, quindi meno ricco, perché non vi è un’associazione specifica e univoca tra un grafema e il gesto per tracciarlo per mezzo di uno strumento grafico, vi è solo il riconoscimento del grafema sulla tastiera e il gesto di premere il tasto, uguale per tutte le lettere. Manca quindi l’elemento coordinatorio, motorio e sensoriale, oltre che emotivo.