capitolo iv

Il Sistema Attentivo Supervisore
(SAS)

Arrivati a questo punto possiamo finalmente far convergere tutte le linee tracciate finora. Possiamo, con gli strumenti opportuni e diversi esempi, comprendere come il Sistema Attentivo Supervisore (o SAS) intervenga nella vita quotidiana in ambiti e in momenti che non ci aspetteremmo1.


Il SAS (o Sistema Esecutivo) sembrerebbe coinvolgere diverse aree cerebrali e soprattutto i lobi frontali, i gangli della base e il cervelletto.


Il SAS è il sistema che ha il compito di fornire le “energie attentive” per lo svolgimento dei compiti quotidiani. Ha la funzione di supervisionare il flusso delle operazioni automatizzate. Tali automatismi ci permettono di risparmiare le risorse e di attuare la soluzione e lo schema più appropriato al contesto del momento2.


Le risorse a disposizione non sono infinite, ma a capacità limitata: ad esempio, non possiamo svolgere contemporaneamente due compiti non automatizzati, perché uno toglierebbe energie all’altro.


La guida è per molti di noi un processo automatizzato che richiede pochissime risorse e permette di svolgere contemporaneamente un’altra attività (automatizzata) come il conversare. Ma se ci troviamo in una città sconosciuta, alla ricerca dell’albergo dove pernottare, di solito smettiamo di conversare per dedicare la nostra attenzione interamente alla ricerca: parlare e prestare attenzione alla strada rappresentano un “doppio compito”3 che non possiamo svolgere nello stesso momento, a causa delle risorse limitate del nostro sistema attentivo (varia da persona a persona).