capitolo xxix

Quando la famiglia si divide

Dal giorno in cui ho abbozzato questo libro a quello in cui è stato aggiornato per essere pubblicato sono passati diversi anni e, come spesso accade, molte cose sono cambiate.


Tra i tanti cambiamenti, piccoli e grandi, che ho attraversato insieme alla mia famiglia, c’è stata la dura prova della separazione. Dopo anni di tentativi per “rattoppare” i numerosi problemi, il papà dei miei figli e io abbiamo deciso di separarci.


Negli ultimi anni la situazione aveva iniziato a pesarci, ma abbiamo deciso di mettere al primo posto quello che ci sembrava più importante per garantire il benessere dei nostri figli. Così io ho optato per la soluzione “tartaruga” (tiro dentro testa e zampe, mi rifugio in me stessa e mi proteggo così), mentre lui, più orientato verso l’esterno (gli amici, lo sport e così via), si circondava di distrazioni.


Ci era già successo di parlare di separazione, ma la paura, il senso di colpa e il senso del dovere ci impedivano di prendere ciascuno la propria strada. Forse i nostri “problemi” non erano abbastanza gravi, ha suggerito qualcuno.


Fino al giorno in cui ci siamo accorti che con l’esempio che trasmettevamo non stavamo affatto garantendo il benessere dei nostri figli. Ci siamo chiesti cosa avremmo consigliato a uno di loro che si fosse trovato, un giorno, in una situazione simile. Sicuramente non di rimanere imprigionato in una situazione che lo rendeva infelice. Io mi sono anche ricordata del senso di colpa (retroattivo, ma devastante) che ho provato nello scoprire che mia madre aveva sofferto in silenzio per anni prima di trovare il coraggio di separarsi, e ho deciso che non volevo questo per i miei ragazzi.