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  1. Lo svezzamento è il passaggio dall’alimentazione esclusivamente lattea ad un’alimentazione caratterizzata dall’introduzione di alimenti solidi, fino all’acquisizione graduale delle abitudini alimentari della famiglia. È una fase di transizione che si estende fino ai 24 mesi.
  2. Lo svezzamento è un’occasione per migliorare le abitudini alimentari di tutta la famiglia e riflettere su quello che portiamo sulle nostre tavole. Il bambino mangia bene se tutta la famiglia mangia bene. Non chiediamoci cosa dare da mangiare ai nostri bambini, piuttosto che cosa mangiamo tutti noi.
  3. Quello che introduciamo con l’alimentazione, sin da piccoli, interferisce con i nostri geni, condizionando il nostro stato di salute, sia a breve che a lungo termine. I primi 2 anni di vita rappresentano un momento particolarmente critico. Un eccesso di proteine in questa età, soprattutto derivate del latte, sembra predisporre all’obesità negli anni successivi.
  4. Non abbiate fretta a iniziare! Il latte materno esclusivo contiene tutti i nutrienti di cui un lattante ha bisogno fino ai 6 mesi compiuti di vita. Quando starà seduto senza sostegno o con minimo sostegno, sarà in grado di coordinare occhi, mano e bocca, mostrerà interesse per il cibo e saprà deglutirlo, sarete pronti a iniziare.
  5. Condividete il momento del pasto con il vostro bambino, tenendolo a tavola con voi. Per lui sarà molto gratificante, avrà modo di imparare, osservandovi e imitandovi. I genitori sono la prima fonte di ispirazione e di esempio, anche a tavola. Il pasto è un momento di relazione: parlatevi, guardatevi negli occhi. Non accendete la televisione e spegnete i cellulari, non portate a tavola giochi o altri oggetti che possano attirare l’attenzione del bambino. Se volesse toccare il cibo con le mani o schiacciarlo tra le dita, lasciateglielo fare: l’apprendimento passa anche da lì. Non forziamolo a finire tutto. Il nostro obiettivo è quello di avvicinarlo a consistenze, gusti, sapori nuovi (verdure verdi e amare incluse) e creare un buon rapporto con il pasto. Dobbiamo essere consapevoli che non stiamo nutrendo solo il corpo, ma stiamo formando il gusto e le abitudini alimentari successive.
  6. Non esiste una sequenza di introduzione precisa degli alimenti; anche quelli con un potere allergizzante maggiore quali pesce, uovo (cotto), arachidi possono essere introdotti insieme agli altri. Lo stesso vale per il glutine. Non aggiungere sale né zucchero; le erbe aromatiche possono aiutarvi a insaporire.
  7. Riscopriamo il modello alimentare sano e sostenibile della dieta mediterranea a base di cereali integrali, legumi, verdura, frutta, olio extravergine di oliva e un consumo moderato di prodotti di origine animale come carne, pesce e latticini. Pensiamo a uno svezzamento mediterraneo con alimenti freschi, di stagione, italiani o locali, meglio se biologici. Scegliendo quello che mangiano le nostre famiglie e i nostri figli possiamo incidere sul loro benessere e sulla salute del pianeta in cui viviamo.