Il momento giusto

Affinché i primi assaggi vadano a buon fine, è importante trovare il momento giusto per offrirli: se il latte scende veloce e apporta subito un senso di soddisfazione e di sazietà, all’inizio ci vuole tempo perché il lattante riesca a introdurre una quantità di alimento tale da placare la fame, con il rischio che il piccolo si irriti. Consiglio pertanto, soprattutto nelle prime fasi, di non offrire alimenti diversi dal latte quando è arrivato al culmine della fame, ma di anticipare l’offerta degli assaggi, oppure di offrire prima un po’ di latte. Dapprima, infatti, gli alimenti complementari non rappresenteranno la fonte principale di nutrienti, ma sarà il concomitante consumo di latte ad essere la fonte nutrizionale primaria.


Nelle fasi successive, pianificare degli orari per la somministrazione dei pasti aiuta a creare il ritmo appetito-sazietà.


Il ripetersi di azioni e gesti in momenti sempre uguali durante la giornata favorisce nei bambini una sensazione di sicurezza che li aiuta a comprendere e vivere serenamente quello che li circonda. Sanno già cosa li aspetta e questo è per loro decisamente rassicurante. I primi assaggi potranno essere condotti indifferentemente a pranzo o a cena. Non sentiamoci obbligati ad iniziare l’alimentazione complementare con la pappa del mezzogiorno: se mamma e papà sono più tranquilli la sera, hanno maggior facilità di condividere il momento del pasto all’ora serale, possono tenere il piccolo a tavola con loro durante la cena e procedere con i primi assaggi quando lui si dimostrerà pronto.