Come proseguire uando il bambino, dopo un primo periodo dedicato agli assaggi diversificati, si sarà gradualmente abituato a mangiare un po’ di tutto, possiamo programmare pranzo e cena variando gli alimenti nell’arco della giornata e della settimana, in modo da offrire una dieta varia che soddisfi tutti i fabbisogni. Q Perché un pasto completo possa definirsi tale deve essere composto da carboidrati, proteine, grassi e fibre. Può essere così costituito: primo piatto a base di cereali (raffinati o semintegrali per iniziare, poi meglio integrali) secondo piatto che contenga una sola fonte proteica alla volta tra pesce o carne o legumi o uova o formaggi. Cerchiamo di alternarle, come già visto, secondo il modello alimentare mediterraneo, includendo le proteine animali (carni, pesce, latte e derivati, uova) e inserendo una ricca quota di proteine vegetali verdura di stagione olio extravergine di oliva acqua frutta fresca di stagione (in alternativa può essere offerta a merenda). Un’alternativa può essere rappresentata da un piatto unico, come avviene per la pappa, costituito da cereali più legumi o cereali più pesce o cereali più carne o cereali più uovo e così via. Le patate, in quanto fonte di amido, possono essere considerate alla stregua dei cereali. Dopo l’anno si suggerisce di somministrare un primo, un secondo piatto e un contorno oppure un piatto unico. L’apporto calorico giornaliero andrebbe suddiviso in quattro o cinque pasti: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena, distribuendo la quota di calorie nell’arco della giornata in questo modo: 20% delle calorie totali giornaliere per la colazione, 5% per lo spuntino del mattino, 35-40% per il pranzo, 10% delle calorie per la merenda pomeridiana e 25-30% per la cena. Per garantire che tutti i gruppi della piramide alimentare vengano proposti con le giuste frequenze, è opportuno alternare i cibi tra pranzo e cena. L’area delle sezioni del piatto non è rappresentativa delle quantità.