La fibra alimentare contenuta in frutta, verdura, cereali e legumi è costituita da molecole che non sono in
grado di essere idrolizzate dagli enzimi digestivi umani.
L’apporto di fibre quotidiano non è quantificato precisamente per l’età 6-12 mesi dai LARN. Al di sopra dell’anno dovrebbe essere pari a 0,5g/kg di peso corporeo, ossia 5 g al giorno in un bambino di 10 kg.
L’assunzione di fibra alimentare e di alimenti ricchi in fibra, come i cereali integrali, riduce l’assorbimento degli zuccheri abbassando il rischio di ridotta tolleranza agli zuccheri e di insulino-resistenza ed è in grado di influenzare il metabolismo lipidico con un effetto ipocolesterolizzante.
Dal momento che la fibra determina il volume delle feci e il tempo di transito intestinale, per comprendere se ne stiamo introducendo la giusta quantità nell’alimentazione dei nostri piccoli, verifichiamo che ci sia un’evacuazione regolare e una normale funzionalità intestinale.
È stata sollecitata attenzione perché un eccessivo consumo di fibra alimentare può interferire con l’assorbimento di alcuni minerali quali ferro, zinco, calcio. Tale problema si pone soprattutto con le fibre insolubili presenti nella crusca dei cereali, ossia l’involucro fibroso che riveste i semi dei cereali. Attraverso semplici processi quali l’ammollo prolungato (12-24 ore) dei cereali integrali per attivare la germinazione, la lievitazione o la fermentazione, si possono ridurre gli acidi fitico e ossalico presenti, responsabili del ridotto assorbimento.
Troppe fibre rischiano inoltre di ridurre l’introito calorico dando un senso di sazietà. Sebbene tali problemi si verifichino soprattutto nelle diete a base vegetale, è buona norma introdurre gradualmente le fibre nell’alimentazione complementare, iniziando, ad esempio, con il solo brodo vegetale per poi aggiungere le verdure passate. Passare con un passaverdure è meglio che frullare: frullando si incorpora aria che può causare coliche gassose.
Nelle prime fasi dello svezzamento l’eccesso di fibre può manifestarsi con coliche e stitichezza paradossa. Vi potrà sembrare strano, ma in questo caso sarà necessario ridurne l’apporto, tornando a utilizzare il solo brodo vegetale e introducendo poca frutta.
Un basso consumo di fibre è stato associato a un’aumentata incidenza di diabete, obesità, malattie cardiovascolari, cancro del colon e malattie infiammatorie croniche intestinali. Pertanto è importante educare i bambini ad accettare frutta e verdura fin dall’inizio dell’alimentazione complementare per aumentare la probabilità che tale abitudine si mantenga nel tempo. Incoraggiamoli a consumarne abitualmente per arrivare all’obiettivo di tutta la famiglia: almeno 5 porzioni, 3 di verdura e 2 di frutta al giorno, 3-5 porzioni di cereali, meglio se integrali, ogni giorno e legumi 4-5 volte alla settimana.