- Facciamo una lista a casa di ciò che ci serve.
- Andiamo a fare acquisti a stomaco pieno.
- Cerchiamo frutta e verdura di stagione e prodotti italiani, meglio se a km zero.
- Compriamo alimenti vegetali di colori diversi.
- Ritorniamo a proporre i legumi sulle nostre tavole almeno 2-3 volte alla settimana.
- Leggiamo le etichette (sale e zucchero possono trovarsi anche dove non te lo aspetti).
- Non compriamo solo la pasta, ma spaziamo tra i vari cereali. Scegliamo materia prima italiana; vi può sembrare strano, ma l’Italia importa frumento da altri paesi europei e dagli Stati Uniti.
- Evitiamo pesci di grossa taglia, preferiamo pesce azzurro, meglio se pescato. La mappa mondiale delle zone di pesca promossa dalla FAO può aiutarci a risalire al luogo di pesca di ciò che acquistiamo (ad esempio, la zona FAO n. 37 corrisponde al Mar Mediterraneo e Mar Nero).
- Anche le uova hanno un’etichetta: guardiamola prima di acquistarle! La prima cifra indica la tipologia di allevamento. Preferiamo le cifre 0 (corrisponde ad un allevamento biologico) o 1 (allevamento all’aperto). Nel codice seguono le lettere che indicano il paese d’origine: “IT” per l’Italia, quindi il codice Istat del comune e la provincia dove si trova l’allevamento.
- Togliamo, uno alla volta, quei prodotti di cui abbiamo deciso che possiamo fare a meno.
- Cerchiamo nuovi luoghi dove fare la spesa, ad esempio il mercato del quartiere, il gruppo di acquisto, il contadino vicino a casa.
- Variamo la sede di acquisto per ridurre il rischio di contaminazione.
- Preferiamo yogurt bianco naturale, a cui possiamo aggiungere frutta fresca o secca macinata o in crema; evitiamo quelli alla frutta che contengono spesso zuccheri e additivi.
- Le verdure surgelate rappresentano un’ottima scorta per evitare di rimanerne sprovvisti.
- Sfuggiamo ai tanto amati formaggini: oltre al latte contengono ingredienti come polifosfati e sale al fine di renderli più appetibili, dannosi per la salute.
- Non acquistiamo i biscotti, neanche quelli per l’infanzia, nemmeno quelli senza coloranti e conservanti, o senza olio di palma; non sono necessari, né per i piccoli, né per i grandi. Rappresentano una fonte di zuccheri e di calorie in più. Se una volta vogliamo fare un’eccezione, procuriamoci gli ingredienti per farli in casa, sfruttando la frutta per dolcificare.