Introduzione alla seconda edizione

Dopo 12 anni di attività di consulenza alle mamme che allattano, e più o meno altrettanti di allattamento, ammetto che sono sempre più convinta che i cosiddetti “rischi dell’alimentazione artificiale” sono soltanto uno dei tanti motivi per cui vale la pena allattare, ma sicuramente non il solo né il principale.


Nondimeno, eccomi ancora qui, a distanza di sei anni dalla pubblicazione di questo libro, a presentarne un’edizione aggiornata e ampliata, offrendo ancora una volta una panoramica, per certi versi desolante ma tuttavia reale, di come ancora la nostra società non riesca a tutelare a sufficienza la salute psicofisica e il benessere dei suoi componenti più preziosi, i bambini e le loro mamme. Come leggerete, alcuni passi importanti sono stati compiuti in questi anni, e tuttavia pratiche sanitarie che ostacolano l’allattamento sono ancora oggi la norma, e l’aggressività del marketing dei sostituti è sempre forte. Alcuni dei motivi per cui il cambiamento è così lento sono difficili da comprendere, mentre altri sono chiarissimi, e mi riferisco agli enormi interessi economici che ruotano intorno all’uso di biberon e latte artificiale. Una civiltà che apparentemente non riesce a proteggere i propri bambini in un diritto così inalienabile come quello di ricevere il latte della propria madre, e che continua a ostacolare le donne nel buon avvio e nel proseguimento dell’allattamento, può dirsi evoluta o eticamente accettabile? La risposta appare ovvia, specie se si pensa ai milioni di vittime infantili che ogni anno produce l’alimentazione artificiale nei Paesi poveri, e a tutti quei bambini – molto più numerosi – che pur sopravvivendo subiranno danni alla loro salute.


Ho deciso quindi di aggiornare questo libro, non solo per continuare a diffondere informazioni importanti, ma anche per mostrare il buon senso che sotto ogni punto di vista è sotteso nell’allattamento secondo natura, buon senso che spesso occorre ritrovare sotto strati di ignoranza, pregiudizi culturali e anni di assistenza sanitaria sfavorevole.


Tutte le mamme hanno il latte era e rimane un libro di denuncia a tutti gli effetti, non solo per il tema trattato ma anche perché intende dare voce alla rabbia, al dolore e alla frustrazione delle madri e dei bambini che sono stati derubati del loro diritto all’allattamento, e finché ce ne sarà anche uno soltanto, a mio parere saranno sempre troppi.