CAPITOLO XIV

Allattamento e hiv

Allattamento e HIV nei Paesi poveri

Nei Paesi poveri, circa il 15-45% delle madri HIV positive trasmetteranno il virus ai figli nel periodo perinatale, ovvero durante la gravidanza, il parto o l’allattamento.


Per quanto riguarda l’allattamento, sappiamo che ogni anno circa 300.000 lattanti vengono contagiati attraverso il latte materno (su un numero stimato di contagi di circa 700.000/anno).


Se si considera che l’allattamento viene raccomandato in tutto il mondo come il migliore modo per garantire la salute di mamme e bambini, e che in ambienti poveri costituisce addirittura il primo intervento per garantire la sopravvivenza, si capisce come possa essere difficile in certe condizioni decidere quali raccomandazioni dare alle madri che sanno di essere HIV positive o che non conoscono il proprio status rispetto al virus, soprattutto in virtù del fatto che è proprio negli ambienti dove l’allattamento rappresenta una pratica salvavita che è maggiore il numero di madri HIV positive, come ad esempio in molte zone dell’Africa. In passato veniva suggerito alle madri di optare per l’alimentazione artificiale dove questa fosse possibile, e in alternativa si suggeriva di allattare in modo esclusivo interrompendo l’allattamento dopo i primi 4-6 mesi. Gli studi hanno mostrato che un tale approccio in realtà può sortire effetti opposti, cioè provocare un aumento della mortalità infantile: