Maestra, insegnami il fiore ed il frutto
Col tempo, ti insegnerò tutto
Insegnami fino al profondo dei mari
Ti insegno fin dove tu impari
Insegnami il cielo, più su che si può
Ti insegno fin dove io so
E dove non sai? – Da lì andiamo insieme
Maestra e scolaro, un albero e un seme
Insegno ed imparo, insieme perché
Io insegno se imparo con te.
Filastrocca delle maestre1
La ricordo ancora bene quella sera d’inverno al bar con due amiche, conosciute da poco, che lavoravano come maestre in una scuola elementare di un quartiere popolare della mia città: raccontavano la fatica ma anche il coinvolgimento dell’accompagnare bambini, con situazioni familiari molto complesse, in un percorso di crescita pieno di ostacoli e fragilità.
Io ero una studentessa prossima alla laurea in filosofia, con maturità classica alle spalle e domande sul mio futuro che iniziavano a farsi ricorrenti; quella sera mi è rimasto nel cuore lo sguardo interiore di quelle due giovani donne sui bambini che avevano in cura e ho pensato che una risposta possibile alle mie domande potevo averla trovata.