Il CNM, tramite un bando del 1976, ebbe in gestione il Nido della Banca d’Italia sito in via Panisperna, nello stesso palazzo della Banca. Poi i Nidi divennero due, dislocati in due villini posti all’interno di un parco di proprietà della Banca, non lontano dalla Zecca sulla via Tuscolana. I bambini iscritti erano in media un centinaio, di cui la metà circa tra i tredici e i quindici mesi. La gestione venne rigorosamente attuata secondo i parametri stabiliti dalla Legge Regionale Lazio. Fin dall’inizio si adottò lo stesso rapporto previsto per i Nidi comunali tra numero dei bambini e numero delle educatrici, e lo stesso orario di lavoro (36 ore sia per il personale educativo come per quello ausiliario), con un’apertura quotidiana dalle 7,30 alle 18,30 per undici mesi l’anno.
Non si trattò, quindi, di una situazione privilegiata, ma di un’occasione per confrontarci con una realtà istituzionale, con la quale volevamo misurarci, continuando a interagire in situazioni analoghe.