quarta parte

Uso dei materiali nella scuola:
esiste un curriculum Montessori?

Siamo ancora nel secondo piano dello sviluppo: presentiamo una sintesi – emblematica, quanto gradevole – di un percorso di anni di lavoro in una scuola pubblica francese. Si descrivono conquiste raggiunte dai bambini oltre le loro difficoltà iniziali e malgrado un ambiente infelice con ostilità attorno.


Vi si parla di materiali e dunque è il modo più concreto per dare un’idea sia pure sommaria degli aiuti offerti a bambini e a ragazzi dal Nido alla Scuola Elementare Montessori.


Un percorso personalizzato: ecco che cos’è il curriculum secondo Montessori. Non tanto informazioni e nozioni da accumulare, quanto aspetti della conoscenza, sempre uniti a un fare concreto da cui la conoscenza scaturisce ben salda, che rispondono a tappe dello sviluppo e a interessi profondi del bambino che è protagonista del percorso stesso.


Dunque non un programma di concetti prefissato e nemmeno “aree” all’interno delle quali il docente articola le proprie lezioni, ma un’acquisizione graduale e coerente nel tempo di cui il bambino o il ragazzo sono protagonisti, all’interno di spazi esplorativi, interni o esterni, nei quali possono scegliere, approfondire questo piuttosto che quello.


È evidente che una tale libertà, ricca di imprevisti, è l’aspetto meno accettabile per un modello di istruzione fortemente centralizzata e determinata dagli adulti, come è ad esempio quello italiano, secondo cui tutti procedono in parallelo, senza diversificazioni possibili, con la spada di Damocle dei giudizi e dei voti.


Nella realtà Montessori invece l’allievo è in posizione di ricerca attiva e il docente gli si adatta, risponde, funge da guida maieutica e da incoraggiante sostegno, sospende ogni giudizio. In effetti entrambi cercano insieme, a livelli diversi, e sono in continuo apprendimento. E questo per ogni bambino presente nella classe!


Non va poi trascurato l’effetto “formatore” del gruppo dei compagni, il più possibile eterogeneo e tanto più incisivo via via che si cresce: grazie ad esso ogni scoperta individuale riecheggia in quella di altri, come confronto naturale e come reciproco arricchimento.


Proprio perché non si fa tutti, nello stesso momento la stessa cosa, le scelte personali risuonano nell’interesse degli altri e per altri, in uno scambio continuo.


Il resoconto che segue – sintesi di un’esperienza di molti anni in una pluriclasse (4-14 anni) o in piccole scuole di campagna nel Sud della Francia – ci è stato dato dall’Autrice: un suo invito ai colleghi e un racconto esemplare che, attraverso la gioia di agire di alcuni suoi allievi, riassume il lavoro Montessori a contatto con bambini di età diverse. Le note sono della curatrice.