Appunti sulle scuole secondarie
Montessori
Dell’adolescente si era occupata in modo più diretto negli anni precedenti il secondo conflitto mondiale, in particolare con una serie di conferenze
tenute a Londra nel 1939, pubblicate solo in francese nel 1948 con il titolo già citato De l’enfant à l’adolescent106 .
La traduttrice dei testi di Maria Montessori in francese, Georgette Fray J.J. Bernard, fondò con amici un’Associazione di Genitori, aprì nel 1931 una
Casa dei Bambini a Sèvres, trasferita nel ’36 a Rueil e qui ampliata fino alla licenza liceale (baccalauréat), con il nome di Collège de la Jonchère: distava – dice l’opuscolo di presentazione – 15 minuti dalla Porte Maillot di Parigi. La Montessori nella prefazione a tale opuscolo scrive:
Quest’opera pionieristica si potrebbe paragonare a un’opera d’arte ispirata a un principio e realizzata da un gruppo di apostoli: così è la Jonchère. Non rappresenta semplicemente un’esperienza, dato che di scuole secondarie ne esistono molte (…). È solo un metodo migliore applicato con cura particolare? Adottando in primo luogo un comportamento rispettoso verso la personalità umana, questa scuola dimostra che l’elevazione dello spirito, l’amore per il lavoro e per la scienza esistono nella natura stessa dell’essere umano. I risultati notevoli nei progressi scolastici sono connessi al senso di dignità e alla felicità del bambino e dell’adolescente. Non si tratta solo di progresso educativo, ma, al tempo stesso, di progresso sociale.
Questo scritto è dell’aprile 1937. In quello stesso anno si diplomavano con ottime votazioni le prime due allieve diciottenni.
La Jonchère venne spazzata via dalla guerra e dall’occupazione nazista.
La stessa fine farà la scuola aperta a Laren nel ’36 dalla Montessori nei pressi di Hillesum in Olanda107 , la prima – e unica – cui lei stessa avesse dato il proprio nome.
In un’intervista rilasciata nel novembre 1936108 aveva dichiarato il suo interesse ad
approfondire personalmente il concetto di educazione come aiuto alla formazione umana. (…) Credo che questo periodo di crisi necessiti urgentemente di uomini dalla personalità equilibrata e solida, (…) che si riconoscano finalmente i diritti del bambino (…). Il mondo intero dovrebbe sollevarsi a protezione dei bambini (…) e in ogni paese dovrebbe esistere un ministero per la protezione e per lo sviluppo dell’umanità, la cui chiave emblematica è il bambino …