Che cosa è rimasto o, meglio, come ha progredito la ricerca iniziale di Maria Montessori con i bambini
“frenastenici” ricoverati nel manicomio di Santa Maria della Pietà a Roma?
Quali obiezioni sia alle scuole “speciali” da noi superate, ma ancora diffuse in tante regioni del mondo – sia all’inserimento forzato del “diverso” con la “sua” maestra di sostegno in classi composte solo di “uguali” e di “normali”?
Dal Nido alla Scuola Elementare o Media, Montessori esalta l’originale apporto individuale come ricchezza irrinunciabile per la collettività e quindi la diversità come un bene primario. Al tempo stesso, si basa sui ritmi individuali e sul senso di responsabilità anziché sulla resa dei conti e quindi dà spazio a ciascuno per procedere come può, quando può, sentendosi comunque valorizzato e amato.
Vedremo in questa parte alcune significative esperienze, che dilatano ulteriormente la prassi Montessori, già molto variegata.